“Nel pomeriggio di domenica 24 marzo abbiamo trovato una sgradevole sorpresa: durante la notte ignoti hanno appiccato il fuoco alla porta della sede del nostro Circolo (di proprietà del Comune) ubicata nel centro storico di Roccabernarda. Già in passato si sono verificati atti simili (nel 2004 e nel 2012). Probabilmente l’Arci e i suoi valori – si legge in una nota dell’associazione – danno fastidio a qualcuno. Probabilmente l’antifascismo, l’antirazzismo, l’uguaglianza in tutte le sue forme, la legalità, l’antimafia, l’amore per l’ambiente, la pace, sono temi che vanno a intaccare la sensibilità e gli interessi di qualcuno. All’interno del tessuto sociale locale l’Arci Paganìa costituisce un vero e proprio presidio di democrazia da ben 9 anni: non sarà di certo una sciocchezza del genere a fermarci. Anzi, questo episodio ci spinge ancor di più a credere nelle nostre idee e rende ancor più necessario il nostro impegno sociale”.