Montagna, Località Straface. Riqualificazione dell’area antistante la chiesetta di Santa Margherita Vergine e Madre, ristrutturazione dell’edificio di culto e riattivazione delle fontane storiche. È quello che sarà realizzato nel terreno che il consiglio comunale, riunitosi ieri, lunedì 22, ha accettato in donazione dalla parrocchia guidata da Don Franco Gimigliano. Approvati tutti i punti all’ODG. Ed il Sindaco Antonio Ciminelli annuncia il consiglio comunale congiunto del prossimo venerdì 26 aprile: partecipiamo numerosi per dire no alle trivellazioni. Regolamento del servizio noleggio Taxi, nominati i consiglieri per la commissione consultiva. Ne faranno parte i consiglieri Giuseppe Pagano e Gaetano Rotondò, rispettivamente di maggioranza e opposizione. A questi si aggiungono anche un componente che sarà nominato dai vigili urbani e l’assessore comunale Domenico Falsetti, individuato come responsabile del servizio. Lavori in corso in via Bologna, iniziative in programma per la 612esima festa della Festa di San Vincenzo, il prossimo sabato 27, nel Paese della Secca, trasferimento della guardia medica alla marina presso la sede della delegazione municipale.
Sono alcuni degli argomenti toccati nel corso delle comunicazioni che il Sindaco ha dato all’assise riunitasi presso la sala consiliare di piazza Antonio Sassone. No alle trivellazioni nello Jonio. Il Primo Cittadino ha comunicato e invitato tutti a partecipare al consiglio comunale congiunto che si riunirà il prossimo sabato 26 aprile alle 18, ad Amendolara, e al quale sono stati invitati a partecipare, tra gli altri, oltre le associazioni culturali e di categoria del territorio, i colleghi sindaci, i consiglieri regionali e provinciali, anche i governatori delle regioni Calabria, Basilicata e Puglia. Adottare ogni e più opportuna decisione per contrastare l’evolversi di intraprese decisioni da parte delle compagnie petrolifere. È assolutamente necessario – ha detto Ciminelli – far fronte comune unitamente agli enti sovra comunali per far sì che lo sfruttamento dell’Alto Jonio, unica risorsa di vita e di sviluppo per tutti e territori che vi si affacciano, venga evitato.