Due furti con scasso nella stessa mattinata e con le stesse modalità. La nostra frazione pare essere la meta prediletta di bande di ladri bene organizzati nei modi e nei mezzi, oltre che altrettanto informati, per colpire a qualsiasi ora del giorno, anziché di notte e poi scappare indisturbati su auto di grossa cilindrata, senza neanche preoccuparsi di essere visti dai vicini della vittima di turno o, peggio ancora, delle tante telecamere di videosorveglianza che privati e commercianti stanno installando da alcuni mesi a questa parte. Gli ultimi episodi criminosi si sono registrati, come dicevamo, a poche ore l’uno dall’altro, se non addirittura in contemporanea, sia nell’estrema periferia nord e sia in pieno centro abitato, nella mattinata di giovedì 11 aprile scorso. A raccontarceli le stesse vittime, ancora visibilmente sconvolti, quanto inca…volati (volendo usare un eufemismo), per una situazione che, ironia della sorte, hanno vissuto in prima persona già in precedenza. Come nel caso dei signori Librandi, una coppia di ultrasettantenni il cui appartamento della figlia, affacciato sul lungomare sud di Torretta, ha subito l’inaspettata “visita” dei ladri proprio la sera di Pasqua, il 31 marzo. Stavolta gli ignoti, sembrerebbe si tratti di quattro uomini adulti giunti attorno alle 11,30 dalle parti dell’abitazione presa di mira, in via Vittorini, poche centinaia di metri dalla Chiesa Madre, a bordo di una Bmw station wagon nera con spoiler sulla cappotta, particolari, questi, che sarebbero stati rilevati (secondo indiscrezioni) proprio da una telecamera nelle vicinanze, oltre che da qualche abitante del posto insospettito dai movimenti dal girovagare della vettura. “Dopo aver fatto avanti e indietro per perlustrare la zona, – racconta il figlio dei due anziani – probabilmente hanno visto uscire di casa entrambi i miei genitori e quindi sono entrati in azione, badando bene di affiancare la loro auto all’ingresso.” Con un attrezzo a leva, secondo il racconto del giovane, i malviventi hanno forzato il portone in legno e si sono introdotti dentro, per poi rovistare al piano terra ed al primo piano e scappando via senza intoppi poco prima di mezzogiorno, ora in cui è rientrato il proprietario ed ha scoperto l’amara sorpresa. Bottino piuttosto scarso, a parte il disordine in cui hanno lasciato la casa: secondo un primo controllo mancherebbe qualche banconota di piccolo taglio e un orologio da ferroviere del secolo scorso, “un ricordo del nonno – dice l’architetto – al quale eravamo molto legati.” Ma ancor di più sconvolgente è l’azione criminosa perpetrata ai danni dell’abitazione (nelle foto a lato) di un ferroviere in pensione, Tonino Scarpino, conosciutissimo in paese per il suo glorioso passato nel mondo della musica locale, ma al contempo già vittima in precedenza di ben 11 furti.
La sua abitazione, particolare non da poco, è sita all’ingresso di Torretta nord, affacciata proprio sulla statale 106 ma praticamente isolata dal resto dell’abitato. Ed è grazie a questa posizione lontano da occhi e telecamere, che i ladri hanno potuto agire indisturbati giovedì mattina, tra le 8,00, quando il proprietario è uscito per recarsi a Crotone, e le 11,00, quando è rientrato. “Giunto a casa ho notato il vetro infranto di una porta-balcone che si affaccia sulla veranda d’ingresso – racconta – ma ho pensato ad un sasso schizzato da sotto le ruote di un grosso tir in transito sulla strada. Appena dentro in cucina, ho visto che era tutto a posto (nonostante la presenza di tv lcd, decoder, cordless ed altro, n.d.r.), ma quando mi sono portato nel corridoio mi sono accorto dell’anomalo disordine nella stanzetta di mia figlia e quindi del socquadro nelle altre stanze, soprattutto in camera da letto, dove per rovistare nei cassetti li hanno persino rotti o danneggiati.” Ed a guardare la scena sembra che sia passata un’orda di vandali furiosi che nel cercare ovunque, sicuramente denaro e oggetti preziosi, hanno distrutto armadi e mobili con violenza inaudita, sicuri di non essere sentiti, tantomeno visti. “Hanno approfittato, oltre che del mio spostamento, – aggiunge Scarpino – anche dell’assenza di mia moglie che in questo periodo è dai nostri figli a Parma, ma non riesco ad immaginare che l’azione sia stata preparata in precedenza, perché quando sono solo esco pochissimo da casa e comunque non ho certo possibilità economiche da farmi lasciare in giro denaro in quantità oppure oggetti in oro. Non hanno portato via granché, ma la scena che mi sono trovato davanti non la dimenticherò facilmente.” Quest’ennesimo doppio episodio turba ancor di più un clima già di per se difficile in paese, ma la sorta di esasperazione generale che serpeggia tra gli abitanti suggerirebbe che proprio questi si diano da fare per far sentire la propria voce e, magari,com’è successo altrove, facciano fronte comune verso un dilagare delinquenziale che non può lascarci indifferenti. Così come alle istituzioni, politiche e militari spettano immediate risposte, perché la sicurezza dei cittadini non si può più violare in modo così sfrontato e temerario. Intanto, entrambi gli espisodi sono stati denunciati presso la locale Stazione dei Carabinieri ai quai, mai come ora, spetterà l’arduo compito di svolgere indagini meticolose e sicuramente più fruttuose.