“Ci saremmo aspettati dall’assessore Regionale all’Ambiente qualcosa in più di un semplice grido d’allarme sul problema dei ciclo dei rifiuti in Calabria – afferma in una nota Nicodemo Oliverio del Partito Democratico. Ed invece come la Bella Addormentata nel bosco svegliata all’improvviso dal bacio d’addio del Commissario Straordinario per l’emergenza sui rifiuti, l’assessore Pugliano si ridesta da tre anni di silenzio sul tema e si limita a lanciare l’allarme sull’emergenza. Un assessore che ha specifiche competenze, un rappresentante della massima istituzione che oggi ha piena responsabilità sul tema della gestione dei rifiuti non può limitarsi a prendere il megafono e gridare al pericolo che incombe, diremmo che già da tempo si vive, sul territorio. Un assessore all’Ambiente regionale deve proporre soluzioni. Poiché fino ad oggi, invece di preoccuparsi di affiancare il Commissario di cui si sapeva che il mandato si sarebbe concluso, auspicato da tutti ed in particolare dai sindaci calabresi, di prevedere soluzioni per il futuro, di programmare, l’Assessore Pugliano si è limitato a fare da spettatore, una volta assurto alla piena responsabilità grida “al lupo” senza sapere cosa proporre alla Calabria in tema di gestione del ciclo dei rifiuti.
Siamo ancora di fronte, i calabresi sono ancora di fronte, ad una ennesima puntata della inadeguatezza della attuale compagine regionale che si dimostra incapace di programmare e di proporre. Ed, intanto, le città calabresi sono sull’orlo del collasso con montagne di rifiuti che continuano ad accumularsi. Lo aveva denunciato da tempo, il Partito Democratico lo aveva evidenziato per tempo, ma la sordità dell’assessore e della Regione ha fatto il paio con quella già dimostrata nei confronti dei sindaci calabresi. Il presidente dell’Anci Calabria Peppino Vallone ed in sindaci più volte avevano non solo evidenziato le criticità ma anche offerto collaborazione per un confronto costruttivo. Il duo Scopelliti – Pugliano ha preferito fare da solo con un risultato che è sotto gli occhi di tutti. Anche isole felici, in questo clima disastroso, come il crotonese e la città di Crotone tra breve potranno essere costrette ad alzare bandiera bianca ed i cittadini avranno chiaro a chi attribuire le responsabilità. Auspichiamo un cambio di passo da parte della Regione anche se il dinamismo non sembra essere il punto forte della Giunta Regionale. Un maggiore ascolto degli altri e non il pregiudiziale rifiuto del dialogo e delle proposte potrebbe essere sicuramente positivo per affrontare i problemi”.