Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione dell’agenzia delle dogane di Catanzaro, oggi ha portato a termine un’articolata e complessa attivita’ di indagine, iniziata nel 2011, nei confronti di una pericolosa associazione a delinquere dedita all’emissione ed all’utilizzo di false fatturazioni, con sede operativa nel territorio della sibaritide. Le misure cautelari personali, disposte dal G.i.p. del tribunale di Rossano su richiesta di quella procura della repubblica, hanno interessato oltre al territorio calabrese (Corigliano Calabro e Rossano), anche la provincia di Livorno. Oltre all’esecuzione delle predette misure, i militari della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a sequestro “per equivalente” beni mobili ed immobili, siti in Calabria, Campania e Lazio, conti correnti e partecipazioni nella disponibilita’ dei partecipanti all’associazione e 10 societa’, costituite ed utilizzate dalla consorteria criminale per la realizzazione del meccanismo fraudolento, per un valore complessivo di € 13.400.000 circa. Le indagini, delegate e coordinate dal dr. Vincenzo Quaranta, sostituto procuratore presso la procura della repubblica di Rossano, attualmente diretta dal sostituto procuratore generale di Catanzaro dott. Eugenio Facciolla, traggono spunto da una pregressa attivita’ amministrativa svolta dall’agenzia delle dogane di Catanzaro nei confronti di alcune delle societa’ facenti parte dell’associazione a delinquere. La guardia di finanza di Catanzaro, sulla scorta degli elementi segnalati dalla citata agenzia, utilizzando al meglio gli strumenti investigativi a disposizione (intercettazioni telefoniche – accertamenti bancari – videosorveglianza – perquisizioni e sequestri) ha scoperto e denunciato l’esistenza di una composita organizzazione, dedita alla commissione di reati tributari e nello specifico settore delle accise, avente base operativa in Corigliano Calabro e Rossano.
L’articolato sistema di frode emerso, consistente nella produzione di documentazione creata “ad hoc” da parte delle varie società del “gruppo”, si fonda sul necessario coinvolgimento di numerose persone ognuna delle quali esplica un suo preciso compito, ed è caratterizzato dalla reiterazione di più azioni delittuose in un esteso arco temporale. L’organizzazione utilizzava un’articolata rete di strutture societarie, di diritto nazionale ed estero, con ramificazioni in Regno Unito e Bulgaria, dimostratesi soggettivamente ed oggettivamente collegate tra di loro. Molte di esse avevano la sola funzione di “cartiere” o contenitori di debiti fiscali riconducibili dal punto di vista gestionale a U.F.D. di Corigliano Calabro, dal punto di vista tecnico contabile alla dottoressa F.A. di Rossano, dal punto di vista amministrativo a P.D. e Z. E. entrambi di Corigliano Calabro. E’ stato denunciato, inoltre, V.F., direttore pro tempore di una agenzia di importante istituto di credito a livello nazionale. Con i sopra elencati soggetti hanno concorso, poi, 12 legali rappresentanti delle società del “gruppo”, principalmente nullatenenti, che si sono messi a disposizione dell’organizzazione per assumere solo fittiziamente detti incarichi, cioe’ operando quali prestanome. Le esperite indagini hanno consentito di rilevare che l’associazione criminale, nel periodo 01.01.2007 – 10.03.2012, ha, complessivamente, emesso fatture per operazioni inesistenti per € 220.453.073,92 cui corrisponde un’iva di € 42.136.080,86, utilizzato f.o.i. per € 173.587.455,49 cui corrisponde un’iva di € 33.100.963,50, omesso di dichiarare elementi attivi per un totale complessivo di 83.409.066,31 ed iva per € 17.719.591,89, omesso di versare somme dovute, per € 6.277.564,71, sottratto bevande alcoliche all’accertamento o al pagamento dell’accisa per un importo complessivo di € 4.545.332,31, occultato o distrutto in tutto o in parte le scritture contabili o i documenti di cui e’ obbligatoria la conservazione. Le operazioni odierne hanno coinvolto fattivamente numeroso personale del comando provinciale di Cosenza, nonche’ personale in forza ai comandi provinciali di Livorno, Torino, Como, Roma, Napoli e Salerno.