Come da programma ufficiale, l’agosto torrettano si è aperto all’insegna del teatro, grazie al Circolo Culturale Mediterraneo che ha riproposto, con la sua Compagnia “Il teatro delle Lune”, la pièce “Alice e Pier nel paese della matematica”, tratto dall’omonimo libro del prof. Domenico Liguori, docente di matematica e fisica al Liceo “Stefano patrizi” di Cariati.
E proprio nella vicina località cosentina l’opera era andata in scena lo scorso 4 maggio, registrando il tutto esaurito al Teatro Comunale, davanti agli alunni del Liceo cariatese ed alle rappresentanze di altre scuole del circondario.
Un successo evidente, sia per la trama che per le interpretazioni, confermato in questa tappa torrettana, nella bella location dell’area teatro della Villa Comunale “Andrea Laudano”, presentata ad un numerosissimo pubblico nella serata di sabato 3 agosto.
Ottime, dicevamo, le performance dei singoli “provetti” attori, a cominciare dai due protagonisti, Alice e Pier, interpretati da Luisa Pignataro e Manuel Santoro, passando per la “sorprendente” Francesca Greco, nei panni della professoressa Josephine, sempre pronta a dare l’imput giusto per le soluzioni “matematiche” ai tanti quesiti e dubbi dei due ragazzi.
Molto suggestivi gli “incontri” con i maggiori filosofi e matematici dell’antichità, egregiamente interpretati da Antonio Santoro (Pitagora), Aldo Flotta (Policrate), Stefano Cidone (Euclide) e Franco Grasso (Fibonacci), o anche i momenti poetici recitati da Pamela Costantino e le stupende “incursioni” musicali della piccola (quanto già grande vocalmente) Flavia Marasco e dei due fratelli Armando e Francesco Scandale (violino e clarinetto).
Lo spettacolo è stato arricchito dalle danze del gruppo di ballo “Lory Dance” preparate dalla maestra Raffaella Lettieri.
Alla regia il tocco preciso ed impeccabile di Ida Capalbo, presidente del Circolo, mentre luci e suoni erano affidati a Nicodemo Macrì e Pietro Mazzitello, ed i costumi sono stati curati da Maria Capalbo.
La serata si è conclusa tra gli applausi e gli apprezzamenti del pubblico rimasto fino alla fine delle due ore di spettacolo, con il saluto finale della Capalbo e dello stesso prof. Liguori che ha ribadito la necessità, soprattutto per la scuola d’oggi, che la matematica venga considerata un veicolo interdisciplinare e che possa essere studiata in un modo nuovo ed innovativo, tale da non annoiare, ma al contrario divertire ed appassionare sempre di più gli studenti.
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