Un turista cirotano, durante una passeggiata in bicicletta nella limitrofa Cirò Marina è stato aggredito in due zone diverse, da due differenti branchi di cani randagi. “Come ogni mattina, ci riferisce il turista- vado in bicicletta da Cirò marina verso la periferia. Stamani alle ore 7.20 sono stato aggredito da un branco di 4-5 cani randagi in via Mandorleto. Sono riuscito a scappare, prosegue lo sfortunato turista- ma all’altezza del bivio per Cirò, sotto il cavalcavia della 106, un altro branco più numeroso era in attesa. Questa volta precisa- è stata più dura: sono stato addentato fortunatamente ad un piede, per fortuna la scarpa ha attutito il morso, ma la paura è state grande. Solo grazie all’aiuto di alcuni passanti, allertati dalle mia grida di aiuto, il feroce branco di cani randagi, è stato allontanato. Ormai conclude il turista- girare per Cirò Marina a certe ore del giorno e non solo di notte, è diventato pericoloso. Credo che questa situazione vada denunciata e divulgata, ci riferisce, solo così sarà possibile prendere qualche provvedimento. Infatti da qualche mese sotto il cavalcavia c’è una coppia di cani randagi di razza maremmani con i suoi cuccioli, a cui si è associato un’altra coppia di cani meticci, e vivono indisturbati sotto il cavalcavia. Ed ora che i cuccioli sono cresciuti il branco è aumentato, ma nessuno ad oggi è intervenuto per la loro cattura, e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti.
Questo perche non si STERILIZZA I CANI. I cuccioli che ora vivono sotto la cavalcavia quando hanno 4 mesi potranno gia’ acoppiare e rimanere incinte. Facendo almeno due cucciolate all’anno basta fare un po’ di addizione per avere un’idea di quanti saranno. Se non sterilzzate i propri cani, anche domestici in casa, non finisce mai questo problema. C’e’ una mancanza di sicurezza per il cittadino e una vita orrenda per i cani che sono senza casa, senza cibo, e in pericolo costante di essere travestiti da una macchina. Ho parlato con vari cirotani di questo problema, incluso la ASL e sento sempre “ma se qui non si rispetta le persone umane, figuriamoci gli animali”.