“Abbattete le barriere architettoniche”, spero che le persone con disabilità non vengano dimenticate- è il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi da un cirotano disabile ritornato a Cirò dopo quindici anni per una breve vacanza. “Non sono potuto andare nemmeno a visitare i miei cari al cimitero- ha detto il disabile, ne entrare in chiesa, né al comune. Mi ha fatto molto piacere invece rivedere tanti amici che mi hanno accolto con grandissimo affetto e tornare a respirare la buona aria di casa mia e per questo ringrazio mia moglie che dopo quindici anni, mi ha riportato a Cirò, però devo dire che la mia venuta è stata anche una grande delusione per come ho trovato il paese”. “Per me e la mia “carrozzina”-prosegue- è stato un vero disagio, è stato un percorso molto difficile da affrontare attraversare le strade con le pietre, le buche e tutte la barriere architettoniche non ancora abbattute.
Sono stato al cimitero, dove si trovano alcuni dei parenti cari, non sono potuto andare neanche con l’aiuto di altre persone, in quanto c’erano gradini senza passamano e discese ripide; ma si pensa che a Cirò tutti restino sempre giovani e abili e nessuno invecchi mai? Ironizza il disabile. Spero di poter ritornare ancora a Cirò, sperando che qualcosa cambi per il meglio”.