“Si cambia registro (almeno nella metodologia) ma non l’obiettivo che resta la salvezza del palazzo di giustizia di Rossano. Il Comitato pro-tribunale va, dunque, avanti. Grazie alla battaglia fin qui condotta sono emerse verità inconfutabili. Chi, con arroganza e presunzione, ha sempre sostenuto che il “piccolo” Tribunale di Castrovillari fosse pronto ad accogliere il “grande” Tribunale di Rossano: a) è stato smentito dal Ministero con il Decreto ex art. 8 D.Lgs. 155/2013, che attenziona particolarmente il caso Rossano; b) è stato sbugiardato dalla crudezza dei fatti, con le immagini di un edificio che è ancora un cantiere aperto, ma soprattutto con le immagini dei dipendenti di Rossano seduti sulle scale o stipati nei corridoi del fatiscente Tribunale di Castrovillari, per un’intera giornata, mortificati nella loro dignità di persone e lavoratori: situazione che richiede l’immediato intervento delle competenti Amministrazioni in materia di tutela sui luoghi di lavori.
Non perdiamo di vista l’obiettivo finale e principale della nostra battaglia che è la salvezza del Tribunale di Rossano, con l’emanazione del Decreto legislativo correttivo : obiettivo per il quale il territorio, dopo la prova di forza data con la manifestazione del 10 settembre, si ritiene permanentemente mobilitato e tornerà presto a fare sentire la propria voce; ma anche con altre forme di pressione sulla Politica fondando su quei settori Governativi e Parlamentari, e non sono pochi, che ancora si dicono disponibili a seguire questa opzione. Ma non demordiamo sul contrasto ai tentativi di attuazione distorta del Decreto di proroga, lontani dallo spirito dello stesso ed in violazione dei principi di efficienza ed economicità. Su questo – senza abbassare la guardia – la rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura ha aperto un canale di dialogo: l’evoluzione della lotta, in ogni sede e con ogni mezzo, dipenderà molto dalla disponibilità che si riscontrerà. Così come dall’incontro di oggi in Prefettura con il Sindaco di Rossano ed i vertici del Palazzo di Giustizia di Castrovillari, ci aspettiamo non dichiarazioni di guerra, ma il riconoscimento della compostezza e della civiltà con cui è stata portata avanti fin qui la protesta.Domani, mercoledì 18 settembre, invitiamo tutti a raccogliersi attorno al Consiglio Comunale aperto convocato davanti al Tribunale per una franca discussione”.