Si è conclusa l’8 Settembre, l’operazione mare sicuro 2013 che aveva preso il via il 24 giugno e che ha visto impegnati uomini e mezzi della Capitaneria di porto di Crotone lungo tutto il litorale di giurisdizione che va da Punta Nicà nel Comune di Crucoli sino a Guardavalle compreso. Le attività operative, che hanno quale finalità primaria quella del soccorso e della salvaguardia della vita umana in mare, hanno fatto registrare 28 operazioni di soccorso in mare per un totale di ben 72 persone tratte in salvo tra bagnanti in pericolo e persone a bordo di unità da diporto in difficoltà. Tra le operazioni più significative si evidenziano quella effettuata nelle acque antistanti il litorale di Cutro allorquando un pedalò con 5 giovani a bordo, non curanti delle condizioni meteo marine in atto, si sono avventurati in mare e sono stati individuati e recuperati a circa un miglio e mezzo a largo di Sellia marina e quella di un kitesurf, anch’esso avventuratosi in mare nonostante le particolari condizioni meteo marine, che trovatosi in difficoltà e impossibilitato a rialzare l’ala del kite, è stato trascinato a largo a più di un miglio dalla costa ed è stato salvato dalle Motovedette della Capitaneria di porto. E’ stato comunque raggiunto l’obiettivo di evitare incidenti o collisioni tra unità in mare e, soprattutto, non si è registrato nessun decesso nelle acque di giurisdizione della Capitaneria di porto di Crotone.
Tra le novità di rilievo che meritano particolare attenzione, tra le iniziative adottate nella scorsa stagione estiva si evidenziano in particolare:
– L’introduzione del cosiddetto bollino blu, voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e riservato a quei diportisti che durante la fase dei controlli in mare, sono risultati in regola con le dotazioni di sicurezza ed i documenti di bordo. Tale bollino blu ha consentito, di fatto, una sensibile riduzione del numero delle unità da diporto controllate in quanto la presenza sullo scafo delle unità di tale bollino ha, di fatto, consentito alle Motovedette di effettuare aggiuntivi controlli ad unità già in precedenza ispezionate;
– L’apertura straordinaria degli Uffici nei week end e nei giorni festivi al fine di consentire, all’utenza, di poter usufruire dei servizi delle Capitanerie di porto anche in giorni di ordinaria chiusura;
– La pubblicizzazione, sulla carta stampata e sulle emittenti televisive del numero blu d’emergenza 1530 che ha consentito – grazie al contatto diretto delle persone in difficoltà con l’Autorità marittima – di garantire una maggiore efficacia e rapidità di intervento nelle operazioni di soccorso;
– L’avvenuta effettuazione di controlli a quelle unità, soprattutto stanziali nel porto di Le Castella, che effettuano piccole crociere, escursioni costiere e gite turistiche;
– L’effettuazione di una campagna di sensibilizzazione, a partire dalle scuole primaria e secondaria, per poi coinvolgere circoli, sodalizi nautici ed utenza in genere al fine di diffondere la cultura del mare.
Dal punto di vista operativo, gli oltre duecento stabilimenti balneari controllati, hanno fatto emergere un sostanziale rispetto delle prescrizioni contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Crotone. Nel complesso, 37 sono stati gli stabilimenti balneari trovati non in regola e verbalizzati, un trend che rispecchia quello della stagione estiva 2012. Per quanto riguarda la nautica da diporto sono stati 22 gli acquascooter sanzionati (in aumento le sanzioni contestate rispetto al 2012 del 35%), 26 le unità verbalizzate per navigazione nella fascia di mare riservata alla balneazione (dato in linea con i risultati del 2012) e 164 le violazioni contestate per altre fattispecie (es: violazioni al Codice della Navigazione, dato quest’ultimo anch’esso in aumento rispetto al 2012 di circa il 40%). Anche la filiera della pesca, durante tutta la stagione estiva, è stata costantemente monitorata dalla Capitaneria di porto di Crotone anche al fine di tutelare, soprattutto, il consumatore finale in un periodo dell’anno particolare ove la richiesta di prodotti ittici registra un sensibile aumento. Su 786 controlli effettuati durante il periodo estivo tra piccola e grande distribuzione sono stati accertati 15 reati e altre 15 infrazioni di carattere amministrativo con il sequestro di ben 26 attrezzi da pesca illeciti.
Tra le criticità si evidenziano, a consuntivo della stagione estiva:
1) L’Area marina protetta di Capo Rizzuto, osservata speciale della Capitaneria di porto di Crotone che ha effettuato circa 25 ore a settimana di vigilanza e che hanno condotto al sequestro di 9000 metri di reti da posta abusive, 2000 ami facenti parte di diversi palangari sequestrati, tre attrezzature da sub, il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di 4 persone e la verbalizzazione di altre 15 per illeciti amministrativi.
2) L’aspetto ambientale. Se da un lato la task force voluta dalla Prefettura di Crotone e che ha visto impegnati, durante il periodo invernale e primaverile, diversi soggetti istituzionali e non, che ha consentito di individuare sul lungomare di Crotone alcuni scarichi abusivi e di collegarli alla rete fognaria, permangono situazioni di criticità rilevate nella località Steccato del Comune di Cutro e, in particolare, le spiagge prossime alla foce del Fiume Tacina nonché il tratto costiero compreso tra Botricello e Sellia Marina ove numerose sono state le segnalazioni da parte dei fruitori del mare.




