“Con uno studio effettuato sulla Tares (Tassa sui rifiuti e Servizi), la Cgia di Mestre espone gli effetti di una maggiore imposizione tributaria che incomberà sul paniere dei contribuenti, il cui gettito complessivo rispetto all’anno precedente, dove erano presenti la Tarsu (Tassa asporto rifiuti) e la Tia (Tariffa di igiene ambientale), è calcolabile con un aumento di circa 2 miliardi di euro. Lo studio – scrive in una nota il Consigliere comunale di Diamante, Francesco Bartalotta – ha analizzato i bilanci di alcuni comuni capoluogo di regione, con cui si è costatata una variazione in aumento pari al 67% in riferimento ad un periodo temporale a cavallo tra il 2000 ed il 2013. Il dato attesta che mentre tredici anni addietro per un nucleo familiare la spesa sostenuta per il pagamento della bolletta del servizio della raccolta sui rifiuti si aggirava introno alle 270 euro, nel presente, con l’avvento della Tares, la previsione stimata si aggirerebbe introno ai 451 euro. Il sistema di riscossione della Tares è completamente diverso rispetto alle precedenti imposte (Tarsu e Tia), in quanto i comuni sono chiamati ad analizzare una previsione finanziaria che sia integralmente in grado di coprire, con il proprio gettito, sia il servizio di raccolta che quello di smaltimento dei rifiuti; alla base deve essere aggiunta una maggiorazione pari a 0,3 centesimi di euro al metro quadro da utilizzare per coprire e finanziare i cosiddetti servizi indispensabili quali: illuminazione pubblica, manutenzione, pulizia del verde e delle strade comunali. Di fatto, se il governo centrale non apporterà essenziali modifiche all’impianto normativo, le singole unità immobiliari corrono il rischio di risentire dei seguenti effetti: su una civile abitazione di 114 mq. l’aumento consisterà intorno ai 73 euro (+29,1%); su un negozio commerciale di 70 mq. l’aumento consisterà intorno ai 98 euro (+19,7%); su un capannone di 1.200 mq. l’aumento consisterà intorno ai 1.133 euro (+22,7%). Anche sotto l’aspetto normativo, molti degli 8.100 comuni d’Italia sono al momento disorientati nell’adozione della Tares perché non pronti a recepire, in cosi breve tempo, le disposizioni contenute nel testo legislativo del governo in materia di raccolta dei rifiuti e di funzionalità dei servizi.
Il nuovo “Codice dell’Ambiente” che ha modificato la “copertura dei costi” pone, come obiettivo principale per gli enti locali, l’utilizzo dei rifiuti come sistema di riciclo e non solo di raccolta. Proprio in virtù di questo aspetto l’Amministrazione comunale di Diamante, anche avvalendosi della collaborazione del soggetto aziendale da esso delegato alla gestione e alla raccolta del ciclo dei rifiuti, dovrebbe favorire politiche finalizzate all’abbattimento della spesa, anche grazie al frazionamento della raccolta differenziata per materiali utili al riciclo. Visione questa prospettata e presentata il 26 giugno con protocollo n. 8401, con la quale si sensibilizzava non solo la parte governativa della città, ma anche tutte le rappresentanze politiche, sociali, ambientali e di categoria del territorio locale, nel poter avviare un confronto in direzione di una nuova fase di impostazione della raccolta differenziata che passasse attraverso un sistema efficiente ed efficace per la raccolta differenziata, fondata sulla composizione di un “Piano Produttivo sul Riciclo della Raccolta Differenziata”. Un sistema articolato in più fasi, con la realizzazione di un Centro Comunale per la raccolta differenziata (Isola ecologica), con l’emanazione di un Regolamento comunale sulla gestione per la raccolta differenziata e con la redazione di un apposito Dispositivo rivolto all’erogazione di eco-punti per la raccolta differenziata in favore dei cittadini cosiddetti “virtuosi”. Il tutto finalizzato per il governo locale ad ottenere un maggior sostegno economico e ad avviare campagne informative, come ad esempio progetti educativi nelle scuole, sull’utilità del progetto, attraverso la stipula di un protocollo di intesa e di collaborazione con il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Differenziare e riciclare conviene anche come investimento per il futuro, non soltanto per un maggior risparmio economico della spesa per l’Ente locale e, di conseguenza, per tante famiglie e cittadini di Diamante, ma anche per garantire una forma di rispetto per l’ambiente e per la salute pubblica. Auspico per questo, tenendo conto anche dei dati espressi dalla Cgia di Mestre, che la Giunta comunale possa avviare nella nostra città, una fattiva politica organizzativa e di sostegno al sistema della raccolta differenziata”.