Prendo tra le mani un po’ della mia terra
e vi respiro dentro tanta memoria.
Si è smarrita l’antica grandezza
di quando scrivevamo noi la storia.
Popolo affranto, senza più forza,
disperso per il mondo, scalzo e disperato,
questo rimane della potenza andata
della bellezza scintillante del passato.
Ci ha falciato la mano di Caino
che, sordo alle nostre urla,
ha strappato via le radici dei suoi fratelli
e le ha sparse sulla terra brulla.
Sapore di datteri e di miele,
nenie dolcissime e care al cuore,
tutto rimane nella nostra memoria
mentre la mano di Caino
scrive l’inizio di una nuova storia.
Voglio con questi miei versi esprimere solidarietà e vicinanza a tutti i popoli che ogni giorno vivono l’orrore della guerra.
Gemma Mastroianni