Il ricordo del paese mio natio
riverbera
tra mente e cuore
ed è un festoso scampanio.
Me ne andai lontano per poter studiare,
ma mai mi dimenticai del mare.
Lo lasciai non ancora giovinetta
e lo rinchiusi,
come un gioiello in uno scrigno,
in tutta fretta.
Or, come allora,
il mio paese,
ogni dì,
si sveglia,
saluta il sole, sbadiglia
e…di azzurrità si abbiglia.
Si specchia nel mare turchino
E respira di vita
sotto il cielo celestino.
Le barche gli fanno da corona,
i pesci,
nelle reti,
sono graditi doni.
Se il mare ombroso,
minaccioso,
fa le bizze
e con le onde sue schiaffeggia
la battigia,
poscia si calma
e le onde sue spumose
carezzano la riva,
come docili spose.
Quando il sole
si adagia sul mare
e la sera viene dal calare,
il tramonto lo va a indorare
con frange pastello
di un dorato-rosato assai bello.
Il mio paese è come una ninfea.
scivolato dalle mani di una dea.
2013
Prof. Domenica Milena Arcuri