Il tempo non può cancellare
dell’infanzia
il dolce rimembrare
per la vigilia di Natale,
una letterina sotto il piatto del genitore
per dichiarare tutto il proprio amore.
L’emozione di scartar regali
per l’Epifania,
una patata fritta
e…correr via;
Un vestitino nuovo, celestino,
e…un “carro armato”di cioccolata sopraffina;
una pelosa pallina da tirare contro il muro a tutte le ore
e…una manciata di risate e buonumore;
pranzi ammanniti con estrema cura,
il cui ricordo sempre, qui, nella memoria dura.
Una bambola tanto grande da sembrare vera,
grande amica in inverno e primavera.
Il tempo non può cancellare
il ricordo di quella scuola,
ove bambina,
imparai a leggere le prime letterine.
E…all’improvviso un forte batticuore
che, timidamente,
si definisce amore;
e…quando l’abito da sposa
mi abbigliò come bocciolo di rosa;
e…quella freddissima mattina,
in cui al mondo venne una bellissima bambina.
Il tempo non può cancellare
la magica sensazione
di entrare in aula e dare agli allievi spiegazioni.
Di tante delicatezze ricevute,
non una gentilezza può essere obliata
perché, a questo mondo,
nulla è mai dovuto!
Il tempo non può cancellare
l’eterna eco dello sciabordio del mare
e…l’incantevole visione del paese mio natale.
Il tempo passa e non può cancellare
ciò che sta scritto, indelebilmente, dentro il cuore!
Prof.Domenica Milena Arcuri