“Quale significato dare oggi a tale ricorrenza? Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in Italia nel 1922, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto nel mondo. Negli anni, purtroppo, é diventata tutt’altra cosa… Una festa consumistica e senza senso – afferma Maria Adele Bottaro, Portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Crotone. Noi donne siamo fiere ed orgogliose di essere donne non solo l’ 8 marzo ma tutti i giorni. Siamo fiere di dare il nostro contributo perchè esseri umani e non vogliamo riconoscimenti particolari se non quello di essere rispettate. Nel 2013 si sono registrati 128 casi di femminicidio, è stato un anno tragico, e il dato più sconcertante è quello che il carnefice è sempre l’uomo con cui si è condiviso un periodo della vita.
Ritengo che l’ 8 marzo debba essere considerata una giornata internazionale contro il Femminicidio: un momento per sensibilizzare le coscienze, senza dimenticare che certe campagne sociali devono avere una continuità nel tempo e devono coinvolgere tutti. Annualmente la mattanza delle donne continua a crescere. Non solo violenza fisica, ma anche psicologica ed economica. La violenza sulle donne è un fenomeno culturale e non riguarda solo noi ,va combattuto e abbiamo bisogno di essere affiancate dai tanti uomini perbene, onesti e seri che conosciamo e con cui condividiamoli eventi della vita. Non ho mai festeggiato l’8 marzo, probabilmente sarò in prima fila nel momento in cui molte bimbe non i saranno più “spose bambine”, quando tante fanciulle non saranno sottoposte alla cosiddetta infibulazione; quando saranno puniti seriamente i pedofili, quando dopo anni per un processo (vedi omicidio di Via Poma) ci sarà il colpevole che pagherà, quando non ci saranno più sofferenze umane e di genere”.