L’Istituto S. Anna di Crotone ha preso parte, su invito del Ministero della Salute, all’evento “Stati vegetativi e di minima coscienza: esperienze a confronto per la presa in carico delle persone con gravi disturbi della coscienza ed il sostegno delle loro famiglie”, svoltosi a Roma presso l’auditorium dello stesso ministero. Attraverso le relazioni dei massimi esperti del settore, l’iniziativa ha fatto il punto sullo stato di attuazione dell’accordo Stato Regioni del 5 maggio 2011 ”Linee di indirizzo per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e di minima coscienza”. In questo settore la Regione Calabria risulta essere particolarmente all’avanguardia com’è testimoniato, tra l’altro, dalla presenza sul territorio di una struttura d’eccellenza che si occupa in maniera specifica del trattamento di questa tipologia di pazienti. In particolare la Regione Calabria sta attuando un progetto sperimentale innovativo, denominato Oberon, che garantisce l’assistenza domiciliare integrata ai pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza. Un progetto per il quale l’Asp di Crotone è soggetto capofila, mentre l’Istituto S. Anna di Crotone è soggetto attuatore, grazie alla lunga esperienza maturata nel settore e alla grande capacità di curare questo tipo di pazienti.
Per illustrare Oberon, un progetto unico nel panorama internazionale, è intervenuto al simposio il dott. Sebastiano Serra, primario dell’Istituto S. Anna, che ha relazionato su “Modello per la gestione e l’assistenza integrata h 24 di pazienti in condizione di bassa responsività (Stato Vegetativo o U.W.S. – Unresponsive Wakefulness Syndrome)”.
“Questo evento, voluto fortemente dal ministero, è stato particolarmente importante per fare il punto sullo stato vegetativo e di minima coscienza in Italia – ha commentato Serra – ci sono quattro regioni pilota per il trattamento di questa tipologia di pazienti e la Calabria è tra queste, essendosi guadagnata un posto di rilievo nel panorama nazionale. Con il progetto Oberon si stanno ottenendo ottimi risultati, tutti osservabili con criteri scientifici sia per la valutazione dei pazienti, seguiti attraverso la telemedicina, e sia per la soddisfazione dei parenti, per i quali sono tenuti dei corsi di grande valore”. A rappresentare l’Istituto S. Anna, unica struttura sanitaria che ha avuto il privilegio di avere due relatori, c’era anche il direttore scientifico prof. Giuliano Dolce, che ha aperto l’incontro con un intervento su “Lo stato vegetativo in via di estinzione?”. “L’Istituto Sant’Anna di Crotone – ha sottolineato – è stato il primo in Italia ad aprire con una delibera regionale un’unità dedicata allo stato vegetativo e di minima coscienza. L’Istituto ha pubblicato la più grande casistica, con circa 800 casi e a oggi ha trattato oltre 1500 pazienti di questo tipo. Per merito delle cure, circa il 30% di questi non sono più in stato vegetativo”.