Isidoro Bossio, uno dei pochi o tanti che hanno deciso di dare un senso alla loro vita, mettendo se stessi al servizio degli altri, soprattutto di quelle popolazioni che sembrano tanto lontane ma sono a noi molto vicine per situazioni sociali e familiari che oggi cominciano a toccare anche il vecchio Continente Europeo, la nostra Italia, la nostra Calabria ancor di più. Nonostante ciò, di quel poco che abbiamo e che ha lo stesso Isidoro, ha scelto di volere offrire a chi ancor peggio di noi. “Un seme per l’Africa”, questo lo slogan scelto per cercare di dare visibilità al suo impegno umanitario. “La nostra non è ancora vera povertà…per capirla bisogna vederla, perché qui da noi c’è la paura diffusa di diventare poveri mentre lì si nasce poveri e si sorride per vincerla” ci dichiara lo stesso Isidoro. Infatti puntualmente, appena gli impegni di lavoro glielo permettono, da dipendente delle Ferrovie dello Stato, raccoglie le donazioni dei suoi colleghi che riesce a “racimolare”, frutto anche di altre semplici donazioni di amici e gente sensibile e vola in Kenya.
In uno dei tantissimi villaggi sparsi lontano da Nairobi, dove la civiltà si ostenta, per aiutare la missione guidata dalle Suore Collegine di Palermo, a realizzare una scuola per bambini, a creare una lavanderia, aiutare nei campi, realizzare un presidio medico di pronto intervento. “Noi, continua Isidoro Bossio, non siamo consapevoli realmente e non siamo preparati a vivere la vera povertà, lì invece, la vivono e la combattono cantando, vivendo giorno per giorno, sperando. Una speranza che la fede, molto radicata in questi villaggi poveri, è la vera molla motivazionale che li aiuta a combattere e vivere”. Per tutte queste forti motivazioni e per il desiderio di dare corpo al suo impegno che lo vedrà partire il prossimo 15 aprile per un ennesimo viaggio in Kenya, che si rivolge a noi e a tutti coloro che volessero sostenere la sua azione a contattarlo tramite la redazione e se possibile, offrire aiuto e contributo.