Il commissario straordinario D’Alessio, accompagnato dall’architetto Critelli dell’ufficio tecnico, dal dottor Natalino Figoli dell’ufficio finanziario e dal comandante di Polizia Municipale Gianfranco Murano, si sono recati presso l’area SIC(Sito di interesse comunitario) per analizzare le problematiche riguardanti la salvaguardia delle dune e della ginestra bianca, quest’ultima adiso terrestre quest’area tra dune bianche, ginestra e mare incontaminato- ha proseguito il compuntualmente viene incendiata, distrutta o recisa nei periodi di fioritura o peggio ancora distrutta dagli animali domestici, come pure la sabbia delle dune che in passato è stata oggetto di furti. “Si potrebbero utilizzare una parte delle Roialty per recintare almeno il cuore delle dune dove cresce anche la Ginestra bianca, fare una stradella spartifuoco attorno all’area dove crescono le rare piante per impedire al fuoco di devastarle”, è quanto ha riferito il commissario D’Alessio in proposito, visto che le Roialty dovranno essere spesi per salvaguardare l’ambiente. E’ un parmissario, ed è un peccato se non può essere tutelato visto che stiamo parlando di un’area già sottoposto a vincolo paesaggistico dalla comunità europea. In passato l’ex amministrazione Colucci aveva creato grazie alla Provincia una vasta area pic-nic e sentieri all’interno dell’area Sic, purtroppo puntualmente devastati e distrutti. Occorrerebbe una video sorveglianza e forse un custode se vogliamo che questa area rimanga protetta affinchè anche le future generazioni potranno godere di tale biodiversità che fanno di Cirò un posto unico e raro visto che la Ginestra in tutto il territorio italiano cresce solo qui, magari creare un percorso naturalistico che possa attirare turismo culturale e le scolaresche.
La ginestra bianca(Retama Retam SubSpecie Gussonei) è protetta dal 1992 nella categoria CR(In Pericolo). Alla pianta venne assegnata la categoria di rischio IUCN «Vulnerabile» da Conti et Al. Inoltre nel 1997 gli venne assegnato la categoria «CR» (Critically Endangered –criticamente in pericolo) per l’Italia ed a livello regionale per la Calabria e, applicando i criteri più recenti, alla pianta è stata assegnare la categoria «Endangered»(In Pericolo) secondo la codifica EN B1a-b(II). Diverse specie della flora vascolare sono tutelate da specifiche convenzioni internazionali recepite dallo Stato Italiano: Convenzione di Berna; Convenzione di Washington; Convenzione di Barcellona- Direttiva 92/43/CEE Habitat”. A livello internazionale esiste una classificazione dello stato di conservazione delle specie realizzata dall’ I.U.C.N., (Unione Internazionale per la conservazione della Natura). Secondo tale classificazione le categorie aggiornate previste per la Ginestra bianca sono: (CR-EN) cioè gravemente minacciata, e perciò in pericolo di estinzione. In Italia esistono le liste rosse, che definiscono il livello di minaccia per le specie a rischio, disponibile anche su internet sul sito del Ministero. In questa lista la Ginestra bianca si trova come pianta protetta a livello regionale al numero 1746 con la denominazione di CR (gravemente minacciata) e nell’Allegato 2 della Convenzione di Barcellona per la protezione del mare Mediterraneo e della flora costiera. In proposito il professore Passalacqua dell’Università della Calabria scrive in una nota che- Il motivo principale per cui proteggere il sito, riferendosi all’Area Sic “Dune della Marinella” dove cresce la Ginestra bianca, è che è designato SIC, Sito di Importanza Comunitaria, per cui il Ministero prima e la Comunità Europea poi hanno deciso che il sito merita di essere conservato (possiamo cercare di capire le ragioni, ma non si può più mettere in discussione la conservazione). La ginestra bianca è una specie rarissima in Italia peninsulare (vive solo nel sito di Cirò); attualmente non gode di leggi speciali di tutela, ma è stata inserita sia nella lista rossa nazionale che in quella regionale come CR, elemento che la rende automaticamente significativa ai fini della designazione dei SIC”.