Mercoledì 7 maggio scorso si è tenuto presso Palazzo Porti il convegno “Ipotesi di sviluppo per area vasta: Consorzi e reti”, promosso dal Rotary Club di Cirò Marina “Terra degli Enotri” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. In apertura i saluti di Mimma Cerrelli, Presidente del Rotary Club di Cirò Marina, dell’Assessore Ferrara e di Felice Lucà della CCIAA. Mimma Cerrelli ha colto l’occasione per ringraziare l’Amministrazione comunale per l’interesse e il sostegno costante alle iniziative promosse dal Rotary Club. Il ringraziamento è stato raccolto dall’Assessore Ferrara, il quale in rappresentanza dell’Amministrazione comunale ha confermato la disponibilità ad una collaborazione concreta anche per il futuro. Nel lasciare la parola al moderatore Vincenzo Pepparelli, Direttore regionale del CNA, il Presidente del Rotary ha auspicato una riqualificazione della strada statale 106 Jonica “da strada di morte a strada di sviluppo”. I lavori hanno visto il succedersi di interventi lungo tale percorso, non solo ideale, ad opera di Luca Celi (Cofidi Puglia), Gaetano Cianciaruso (Consorzio del vino Cirò), Francesco Scarpino (Consorzio DOP Pecorino), Natale Carvelli (Gal Kroton), Giacomo Russo (Consorzio IGT Clementina di Calabria), Pasquale Lorusso (Consorzio del pane di Altamura), Paolo Praticò (Autorità di gestione POR Calabria). Oggetto di discussione è stato innanzitutto lo stesso concetto di area vasta, suscettibile di assumere differenti connotazioni in relazione a criteri e finalità presi in considerazione; sicuramente un’area che non coincide con i confini amministrativi dei territori considerati, ma che assume estensione più o meno ampia in relazione ai prescelti criteri di aggregazione delle aree territoriali coinvolte, in stretta correlazione con finalità ed obiettivi perseguiti.
Gli interventi hanno poi messo in luce la necessità e l’auspicio di individuazione e valorizzazione delle eccellenze presenti sul territorio, individuandone le specificità quali punti di forza non suscettibili di imitazione (in questo senso anche l’intervento di Maria Rita Acciardi, Governatore del Distretto 2100, la quale ha concluso i lavori). È stata evidenziata l’opportunità di compiere scelte necessarie per poter operare in sinergia in direzione di risultati concreti: da un lato, il risolvere preventivamente conflittualità e divergenze eventuali fra i soggetti istituzionali coinvolti affinché l’individuazione dell’area vasta non resti lettera morta sulla carta, dall’altro – e in parallelo – far sì che all’interno della dimensione consortile le individualità delle singole imprese aggregate costituiscano il fondamento della qualità di cui il consorzio si fa promotore col proprio operato, consentendo “all’esterno” l’identificazione di un prodotto per le sue specificità e caratteristiche legate al territorio piuttosto che al marchio della singola azienda, nell’ottica di una valorizzazione volta ad arrecare benefici a tutti i partecipanti ed al territorio sul quale essi operano. I rappresentanti delle realtà consortili presenti non hanno mancato di illustrare la propria concreta esperienza, individuandone le criticità con ottica costruttiva volta alla ricerca ed all’analisi di cause e strategie migliorative, e sottolineando azioni e politiche di gestione vincenti che hanno consentito di raggiungere i prefissi obiettivi di promozione e valorizzazione delle eccellenze del proprio territorio.