Il controllo della Capitaneria di porto di Crotone unitamente ai funzionari dell’Arpacal hanno messo in evidenza alcune criticità del depuratore, determinando la relativa segnalazione all’autorità giudiziaria competente che si è riservata di emettere eventuali ordinanze o sanzioni amministrative allo stesso Comune. Un episodio che lo stesso Sindaco ha chiarito da ascriversi allo stato vetusto dell’impianto che purtroppo, alcune volte ripropone il cattivo funzionamento che, comunque, nulla ha a pregiudicare sulla qualità delle acque e sulla balneazione. In effetti, Roberto Siciliani, reduce dall’assegnazione della 14 bandiera blù, ricevuta a Roma il 13 maggio scorso, si dice sereno e convinto che tutti gli sforzi messi in cantiere negli anni e oggi durante il suo mandato, vanno nella direzione indicata dalla FEE che analizza appunto, in primis la qualità dell’acqua di balneazione secondo i risultati delle analisi che l’ARPA, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha effettuato nell’ambito del programma nazionale di monitoraggio condotto dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Altri fattori determinanti sono la raccolta differenziata, la presenza di stabilimenti balneari e dei servizi offerti dagli stessi, i progetti dedicati all’educazione ambientale nelle scuole, aree con particolare vegetazione, presenza di polmoni verdi come la nostra pineta, ricca di specie diverse di flora e di fauna, ecc.
Questi, afferma il Sindaco, sono il segnale più evidente della bontà complessiva dello stato della qualità delle acque di balneazione. “Una temporanea ed imprevedibile rottura di un depuratore, che puntualmente vengono risolte prontamente, si legge in una nota diffusa dal Sindaco, non possono cancellare e deturpare l’immagine di una città che ha sempre impiegato risorse economiche e tempo nella difesa dell’ambiente, arrecando danni irreparabili alle strutture alberghiere, agli stabilimenti balneari ed alla cittadinanza attribuendo con superficialità e troppa leggerezza titoli di giornali negativi. Certamente il depuratore di Cirò Marina ha una lunga storia che noi abbiamo ereditato e che, comunque, ci siamo sempre interessati effettuando una serie di interventi riqualificativi. Il blocco in questione verificatosi il 14 c.m. è avvenuto poco prima dell’intervento dell’Autorità preposta mentre la consegna del depuratore alla società Umbra, Gost, che si era aggiudicata la gara per 193.000 euro per tre mesi, e quindi incaricata della gestione, non è potuta avvenire giorno 9 c.m. poiché il rappresentante che aveva effettuato il sopralluogo non aveva con se la dovuta delega. Se la cosa fosse avvenuta, già da allora si sarebbe potuto intervenire e risolvere così il problema all’impianto. Certo, questo ancora una volta pone al centro dell’attenzione la questione sempre affrontata e mai potuta risolvere della necessità di delocalizzare l’impianto per renderlo più idoneo ai tempi e per allontanarlo dallo stesso centro abitato. Ma la cosa non può in alcun modo “sbiadire” il suo blù.
Bell’idea. E magari si evita pure di mettere i container per la spazzatura del villaggio Pt.a Alice dietro il compo sportivo (come lo scorso anno). E non solo perchè la gente che abita in quella zona non vuole stare alla puzza dell’immondizia.