Sono proseguite le attività previste nel cartellone degli eventi della “Settimana del Diritto alla Famiglia” con l’iniziativa svoltasi martedì 13 maggio scorso presso Palazzo Porti che ha avuto per tema: “L’apertura di una vita autentica attraverso l’affido e l’adozione” a cura del Centro per la famiglia di Crotone. Il Centro ha aderito alla significativa manifestazione promossa su tutto il territorio nazionale dal “Progetto famiglia Onlus” con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e di altre Istituzioni nazionali e regionali. L’invito promosso dal “Progetto famiglia Onlus” è stato raccolto dall’amministrazione comunale di Cirò Marina che, affiancata dal Centro Servizi per il Volontariato “Aurora” di Crotone e grazie all’operato della Vicepresidente Lucia Sacco, ha coinvolto numerose associazioni nella realizzazione di molteplici iniziative. Fondamentale, nell’ambito del diritto alla famiglia, la tematica affrontata dalle assistenti sociali Francesca Cantisani e Barbara Scarriglia e dall’educatrice Gabriella De Vito, tutte e tre operatrici del Centro per la famiglia di Crotone sul tema dell’affido e l’adozione, strumenti che consentono di sopperire alla “disfunzionalità”, alla inadeguatezza o alla mancanza della famiglia d’origine. “Fondamentale è la distinzione tra i due istituti; percorsi diversi, non necessariamente collegati e non sovrapponibili per caratteristiche e requisiti richiesti si è detto nei loro interventi. Da un lato, l’adozione permette all’adottato di entrare a far parte della famiglia adottante al pari di un figlio legittimo, in presenza di diversi requisiti in capo ai soggetti adottanti e in seguito ad una procedura complessa volta a garantire l’interesse e la tutela del minore.
Dall’altro l’affido, istituto pur sempre rivolto alla tutela del minore, ma caratterizzato da una sostanziale differenza rispetto all’adozione: la temporaneità. I rapporti con la famiglia d’origine non vengono infatti interrotti durante il periodo dell’affidamento, proprio perché l’affido familiare ha come scopo quello di fornire un aiuto ed un sostegno al minore che, solo temporaneamente, non può ricevere le giuste ed adeguate cure dalla famiglia d’origine. Il minore rientrerà nella famiglia d’origine al termine del periodo di difficoltà di quest’ultima. L’affido è uno strumento che consente ai minori in difficoltà di ricevere aiuto pur mantenendo i fondamentali legami con la propria famiglia d’origine e permette, a coloro che ne siano desiderosi, di offrire un sostegno fondamentale al minore e, sostanzialmente, ad un intero nucleo familiare. È, forse, anche la frammentaria conoscenza della sostanziale differenza tra i due strumenti una tra le cause che hanno determinato una debole e crediamo noi inadeguata, risposta della cittadinanza alla manifestazione, che avrebbe potuto essere un momento significativo per la divulgazione di conoscenze utili a chi voglia apportare un contributo alla crescita della società e si trovi nella difficoltà di non sapere come operare nel concreto. L’incontro ha comunque reso possibile un proficuo dialogo tra l’équipe di lavoro del Centro per la famiglia di Crotone e i Servizi sociali del comune di Cirò Marina, grazie alla presenza ed alla sensibilità della dirigente dei Servizi sociali, Salvatora Barresi, e delle volontarie Pamela Galante e Natascia Aloisio, partecipi nel condividere esperienze, criticità riscontrate, modalità operative, prospettive di miglioramento. Un grazie al Centro per la famiglia di Crotone, lo ha voluto rivolgere la Vice presidente del CSV Aurora, Lucia Sacco, per avere accolto l’invito dell’amministrazione Comunale e dello stesso CSV Aurora a contribuire alla diffusione di informazioni e sensibilizzazioni sul tema familiare dell’affido e adozione in particolare. Un’occasione proficua non percepita e disattesa dalla cittadinanza, ma soprattutto dagli operatori del sociale e dalla società civile della città.