Quale futuro per i disabili? E’ questa la forte domanda che l’associazione “La Speranza” di Cirò Marina, si pone, dopo avere ancora una volta dovuto constatare che il patto di stabilità impedisce alla regione di erogare quanto dovuto. In una lunga lettera diffusa, così scrive l’associazione: “La Regione Calabria segna ancora un punto a suo favore in tema di disservizi per i disabili gravi. Le strutture che accolgono questa tipologia di utenti sono letteralmente al tracollo economico. Mesi di arretrati nei pagamenti ormai coronano una lunga e triste storia di mal costume amministrativo che è diventata caratteristica costante nei confronti delle strutture convenzionate con la stessa regione Calabria e anche più in generale. Porte blindate quelle dei direttori generali e di dipartimento verso la disabilità! Ore ed ore di attesa da parte dei gestori dei servizi per poi sentirsi rispondere che per loro non ci sono soldi, c’è un patto di stabilità che impedisce di erogare le rette stabilite da una legge.
Ma come mai il patto di stabilità riguarda solo le strutture per disabili? Come mai, anzi, le strutture per disabili rientrano nel patto di stabilità? Chi ha deciso che le strutture socio assistenziali devono rientrare nel patto di stabilità? A tutte queste domande, la risposta da parte dei dirigenti regionale è l’ennesimo gioco dello scarica barile tra le competenze e le responsabilità. E’ colpa del bilancio. E’ colpa del dipartimento. “ La nota alquanto dura, diffusa dal dott. Luigi Facente, appartenente all’Associazione, conclude amaramente che “ E’ fin troppo evidente invece il vero motivo di questo sistema. La disabilità non ha peso politico perché non va a votare. Il disabile porta sulle sue spalle anche il peso della sua inabilità elettorale. “ Da qui l’annuncio che sarà presto proposta una petizione da inoltrare al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per avere contezza di dove sono finiti i trasferimenti dello stato per la disabilità”.