“L’agricoltura sociale può diventare il volano di una nuova economia, solidale e attenta alle esigenze del tessuto sociale in cui opera. La proposta dell’On. Nicodemo Oliverio va sostenuta, si tratta di un pacchetto di misure che trasformano l’attività agricola in un formidabile strumento di solidarietà e di giustizia sociale. Un innovativo strumento e una nuova forma di incentivazione rivolte in particolare ai giovani agricoltori, ad una nuova generazione preparata ed entusiasta affinché i loro sforzi imprenditoriali producano risultati durevoli nel tempo.” E’ quanto afferma Giuseppe Dell’Aquila vicesegretario provinciale PD Crotone e presidente regionale GD. “Considerare l’agricoltura come strumento sociale attraverso iniziative promosse in ambito agricolo e alimentare da aziende agricole, ma anche cooperative sociali, permette di poter proiettare un settore vitale, quale l’agricoltura, in una nuova sfida, appunto quella sociale, che intende favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e al contempo produrre beni. Tutto ciò costituisce una innovazione che non può che far bene ad un comparto che da molto tempo soffre gli effetti di una crisi che ha origine lontane, ed in particolare da quando non è considerata come settore nel quale investire.
La legge approvata dalla Camera è un punto importante per tutti quei giovani, imprenditori agricoli e cooperatori sociali, che utilizzano l’attività agricola a fini di inclusione socio-lavorativa di persone ‘svantaggiate’, di co-terapia di accoglienza e fornitura di servizi alle persone e alle comunità locali, in particolare nelle aree interne e rurali, dove i servizi sono rarefatti.
Bene ha fatto l’on. Nicodemo Oliverio, capogruppo del PD in commissione agricoltura alla Camera dei Deputati, a sollecitare le istituzioni, ed in particolare la Regione Calabria, ad approvare una legge regionale che permetta anche in Calabria di poter recepire la legge nazionale in merito e con essa i vantaggi che ne possano derivare”. “L’agricoltura sociale – conclude Dell’Aquila – rappresenta per gli agricoltori una nuova opportunità di fornire servizi alternativi al fine di ampliare e diversificare l’ambito delle proprie attività e il ruolo multifunzionale che svolgono nella società. L’integrazione tra agricoltura e attività sociali può inoltre offrire agli agricoltori nuove fonti di reddito e migliorare l’immagine dell’agricoltura, soprattutto nella nostra Regione”.