Son già passati due anni e mi ritrovo a dover ridar voce a quei contadini e proprietari di casette, ex Opera Sila, in quel di Capocolonna, rettifilo Via Heraclea che conduce al Santuario e all’area archeologica, ormai spossati dalla tantissima acqua che si ritrovano nei propri terreni e sotto casa. Era gennaio 2012 e i giornali titolavano “Vuoto il lago di Sant’Anna”. In pieno inverno! Io denunciai che non poteva essere diversamente giacchè, periodicamente e da troppo tempo, la rete, di competenza del Consorzio di Bonifica, la condotta, insomma, letteralmente scoppia in modo vertiginoso e vulcanico inondando terre e casette anche abitate. L’intervento, da sempre, dei tecnici ed operai del Consorzio si limita ad un rattoppamento della tubatura che puntualmente alla successiva alta pressione dell’acqua riscoppia. E però sulla detta via, e più precisamente tra gli svincoli per Torre Lucifero e Scifo, si protrae, ancora in questi giorni, una consistente e continua perdita di acqua da una vasca centrale accostata proprio al manto stradale lato Scifo. L’intervento su questa perdita invocato, per giorni e giorni, proprio da chi scrive, si è fatto attendere per qualche settimana. Finalmente sono intervenuti i tecnici per un sopralluogo e si sono dichiarati impotenti perché, testuale, “non ci sono risorse e strumenti adeguati e comunque molto costosi”. Tutto rinviato a tempi migliori e più fortunati. Il Presidente del Consorzio Roberto Torchia nel febbraio 2012, affermava che “la perdita è causata da un foro del tubo d’acciaio DN 350 corroso dalla ruggine che, è evidente, dovrà essere necessariamente sostituito…l’invaso idrico di 16 milioni di mc di acqua non viene assolutamente compromesso dalla perdita.”. E intanto la perdita continua! E ricordiamo, però, al Presidente Torchia che è pur sempre una gravissima perdita di acqua, un enorme spreco del prezioso oro blu.
LE ELEZIONI – Orbene, il Consorzio di Bonifica, questo carrozzone di felice memoria democristiana, a giorni, il 26 ottobre, dovrà rinnovare gli organismi interni per il prossimo quinquennio. Insomma si andrà a votare a Crotone, come nelle altre province. Cosa diranno quelli dell’ente consortile in questi giorni di campagna elettorale? Vuoi vedere che diranno che ci vorrà una cultura della sicurezza del territorio e della salvaguardia del suolo come risorsa per il futuro; tutela e gestione dei corsi d’acqua e della rete irrigua e ammodernamento di questa,bla bla bla! Ed intanto il foro del tubo d’acciaio DN 350 ancora continua a perdere acqua. A danno dei terreni che vanno allagandosi e delle casette attigue.