“Marta Monteleone, con incredibile leggerezza ed evidente cecità nell’analisi della situazione interna a Forza Italia, si arroga il diritto di dileggiare la posizione largamente condivisa all’interno del nostro Movimento, quella cioè che si riconosce nell’operato e nell’azione politica dell’Unico Leader il Presidente Silvio Berlusconi” è quanto dichiarano Maria Tripodi e Luigi De Rose di Forza Italia Giovani Calabria in risposta all’intervento di Marta Monteleone (leggi). “Non è lesa maestà alla cosiddetta corrente fittiana a cui evidentemente la Monteleone appartiene, se due dirigenti giovanili, da anni impegnati in una costante attività di militanza senza alcun tornaconto personale, esprimono l’appoggio al Presidente del Partito e alla maggioranza degli eletti che in esso si riconoscono. Fa riflettere come chi si erge a paladino del confronto sferri invece feroci attacchi con povertà di contenuti contro chi si è speso con generosità per il nostro Movimento” come nel caso delle recenti elezioni europee dove Maria Tripodi si è candidata sotto la bandiera di Forza Italia “con il simbolo ‘Berlusconi Presidente’ non riconducibile ad alcuna corrente. Chiederemo al Coordinamento Nazionale di Forza Italia Giovani di vagliare l’attività politica di chi per la seconda volta in poche settimane mette alla berlina e a titolo personale l’operato di quello che è riconosciuto come uno dei migliori coordinamenti regionali d’Italia”.
Contro la Monteleone si scagliano anche Giuseppe Romeo coordinatore regionale vicario di Forza Italia Giovani Calabria, Liano Magro delegato nazionale forza Italia Giovani per la provincia di Catanzaro, Romano Liotti per la provincia di Crotone, Verta Williams per la provincia di Cosenza, Ivan Scigliano per la provincia di Vibo Valentia, Raffaele Arcadi per la provincia di Reggio Calabria e Massimiliano Musolino componente del coordinamento regionale di Forza Italia Calabria. “Fa bene la Monteleone a ricordare che ‘all’interno del partito esistono differenti posizioni’ e a ripudiare personalismi ma tale memo dovrebbe essere rivolto soprattutto alla stessa. De Rose condanna tutte quelle “politiche dell’io per sè stesso” nelle quali proprio la stessa Monteleone inciampa di continuo. Non posiamo che condividere, pertanto, la posizione del coordinatore regionale dei giovani che ci esorta a “spenderci con abnegazione sui territori per portare avanti un concetto di politica basato sull’ascolto della gente” nel nome di Silvio Berlusconi”.