Come preannunciato, è stato presentato, nella sede del Liceo Musicale, Vivaldi di Cirò Marina l’ultimo lavoro, in ordine di tempo, di Pino Aprile “Terroni Ndernescional”. Organizzato dall’Associazione Radici, presente con la propria fondatrice e presidente internazionale, Francesca Gallello, è stato presentato un libro che ancora una volta, mettendo in evidenza nuovi elementi storici, pone la questione meridionale al centro dell’attenzione nazionale e non solo, come è stato riportato sullo stesso libro “Risolverla è diventato d’obbligo per la sopravvivenza di tutti”. Giornalista e scrittore, pugliese, Pino Aprile vive a Roma, autore di diversi saggi, con la sua prima opera letteraria “Terroni” e i successivi, è il “meridionalista” più seguito in Italia. Durante la sua presentazione, inframmezzata dall’esecuzione di alcuni brani eseguiti dal noto gruppo musicale “I Carboidrati”, è emersa un maggiore “terronismo” diffuso in tutta Europa, analizzando le motivazioni che lo hanno determinato e che in tale processo, vedrebbe coinvolta “antropologicamente”anche la stessa Germania, da quando è stato abbattuto il famoso muro di Berlino. Partendo dallo svuotamento delle ricchezze della Sardegna, in questo lavoro emerge in tutta la sua “storicità” l’attentato all’Italia Meridionale, svuotata delle sue ricchezze, svuotata delle sue intelligenze e delle forze lavoro. Un terrorismo che oramai si studia anche all’estero, persino in America dove una facoltà universitaria ha istituito dei corsi di laura sul fenomeno dell’emigrazione in collaborazione con quella di Cosenza, e quindi dei “terroni” che emigrano. Un fenomeno complesso che nel corso degli anni è stato presentato “come ritardo del sud rispetto al nord”.
Un ritardo che di fatto non c’era, come oggi varie testimonianze storiche evidenziano, e che in prima analisi non parlava della Sardegna. Una terra, ricca che il regno del Piemonte spogliò sia del titolo regale (la Sardegna era Regno, il Piemonte no), sia delle sue ricchezze (miniere e altro). Un metodo poi “esportato” dal Piemonte anche al regno delle due Sicilie e, oggi, a dispetto della posizione geografica, visto anche in Germania, laddove i Tedeschi dell’ovest hanno spogliato quella dell’Est di tutte le eccellenze e facendone un paese di assistiti. Si, perché, Pino Aprile, si domanda “ho cercato di capire perché sia di fatto assente la Sardegna dalla nostra storiografia, e sono finito in Germania Est, sulla scia di un modo per rendere minoritari alcuni paesi e la loro gente, che i Tedeschi vorrebbero estendere a tutta l’Europa” e aggiunge “ se Terroni vuol dire considerare l’altro qualcosa di meno, l’Europa Mediterranea rischia di essere terrorizzata a partire dalla Grecia”. E Seguendo tutto il ragionamento che passa da alcune considerazioni storiche dei fatti, conclude pertanto affermando: “Non si diventa “terroni o terronen” per latitudine, ma ogni volta che si nega la parità fra cittadini di uno stesso Stato (o fra Paesi dell’Unione Europea). E’ la volontà che fa la differenza”. Concetti ed emersioni problematiche che l’Associazione Radici ormai da anni porta avanti e che richiederebbe la presa di coscienza di tutti per riappropriarsi della propria identità, della propria forza culturale.