La recita in arbereshe, degli alunni della scuola primaria, ha concluso i festeggiamenti in onore di sant’Antonio da Padova, patrono e protettore della piccola comunità. Tre giorni di festa, 12, 13 e 14 giugno, ricchi di devozione, fede e spettacoli. La piccola statua lignea, nel corso delle celebrazioni, ha attraversato tutte le strade ed i vicoli, di Carfizzi, per l’occasione ornate da coperte di pizzo; processione, conclusa sabato mattina, con l’arrivo del Santo nella cappella dell’Immacolata; qui, sant’Antonio c’è rimasto fino alle 18,30 quando una folla di fedeli, non solo di Carfizzi, molti erano quelli giunti dai paesi vicini e il sindaco, Carmine Maio, hanno accompagnato l’effige nel suo piccolo santuario nel rione sant’Antonio, dove don Tommaso Russo e don Franco Scalise, hanno celebrato la messa di ringraziamento. Le serate di piazza, curate dal comitato festa, oltre alla rappresentazione degli alunni della scuola elementare, hanno visto, il 12 sera, l’esibizione dei ‘Musicanti del vento’ ed il 13 i ritmi ed i suoini etno-popolari di ‘Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo’. La locale banda musicale ‘G. Verdi’, diretta dal maestro Peppe Abate, ha allietato la tre giorni di festa.