Il caso Calabria (Rimborsopoli) ha aperto una grossa ferita nel Pd che difficilmente si rimarginerà nel breve periodo. Troppi politici del Partito di Matteo Renzi coinvolti nell’inchiesta e tutti amministratori di lungo corso. In questi casi sarebbe stato giusto, stando ai pareri dei cittadini e dei militanti del Pd, che arrivasse un grosso segnale politico da parte del Governatore Mario Oliverio dimettendosi. Questo non è avvenuto e si cerca di tornare alla normalità nominando una Giunta completamente nuova. Questa probabile decisione del Presidente Oliverio non cancellerà il danno arrecato alla Calabria con il caso Rimborsopoli. L’Italia non è immune da questi avvenimenti, in Calabria quest’evento assume proporzioni elevate in considerazione dell’enorme disoccupazione: si sperpera denaro pubblico dei contribuenti e non si possono pagare gli ammortizzatori sociali ai 29.000 unità esistenti nella Regione.
Però del caso Calabria tutti i politici del Pd ne parlano e suggeriscono incontri e riunioni per discutere del caso. L’ultima nota arriva dal Sindaco di Crotone e presidente del Pd Calabria, Peppino Vallone, che a proposito di Rimborsopoli ha dichiarato: “Di fronte a quanto sta avvenendo alla Regione Calabria il Partito Democratico ha il dovere di riunirsi urgentemente e discutere con oggettività sul da farsi. Non si può ragionare con la tecnica del “girare le spalle dall’altra parte”. Mi rifiuto di farlo e credo che sia il partito nella sua interezza che deve prenderne atto assumendosi la responsabilità politica di quanto avvenuto. “Rimborsopoli”, come l’hanno battezzata i giornali, era un’inchiesta nota da tempo con la quale il Partito deve fare i conti con trasparenza e responsabilità nella consapevolezza che spendere anche un solo euro per finalità non proprie del proprio incarico istituzionale è un atto innanzitutto moralmente condannabile prima che giudiziariamente. La gente ci chiede risposte. Rispondere significa parlare di idee e di uomini. Nel Partito Democratico ci sono dirigenti politici in grado di rappresentare ed interpretare quella idea di cambiamento che tutti i calabresi auspicano. Ci sono donne ed uomini che ancora reputano che dignità ed onestà siano valori e non optional. Dalla ormai accertata crisi economica, alla quale si aggiunge con gravità quella morale, si esce solo con personalità di spiccate doti morali, intellettuali e con la giusta esperienza adeguata alla necessità ed all’urgenza del momento. Il Partito deve riporre il bilancino ed i manuali Cencelli e stringersi al presidente Oliverio assumendosi la responsabilità che, sono certo, le donne e gli uomini del PD sono ancora capaci di dimostrare. Parlare di uomini e di idee. Idee per rilanciare la Calabria, per affrontare i suoi atavici problemi ai quali si è aggiunto come un macigno un danno all’immagine enorme per l’inchiesta “Erga Omnes” Mettere in campo idee per la Sanità, per l’Ambiente (acqua e rifiuti), per i Trasporti, per le Infrastrutture, per il Lavoro, per lo Sviluppo. I temi non mancano. Non può mancare il senso di responsabilità. Siamo ancora in tempo. Non possiamo consentire che ne passi altro per pronunciare un disastroso “troppo tardi””.