Si chiama Flirt3, è il nuovo treno bimodale (elettrico e diesel) che utilizzerà la Regione Valle d’Aosta con un investimento di 43 milioni di euro. Flirt è l’acrononimo di Fast (veloce), Light (leggero), Innovative, Regional, Train. In effetti, si tratta di un treno che può raggiungere i 160 km/h in funzione elettrica e i 130 in quella diesel, con 178 posti a sedere. “Una tipologia similare di treno, potrebbe rappresentare una rivoluzione nel trasporto locale su ferro anche nella Regione Calabria” spiega Roberto Galati dell’Associazione Ferrovie in Calabria. “Uno dei primi problemi, in particolare per la ferrovia Jonica e per la trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, è l’assenza di elettrificazione. Oltre alla possibilità di creazione di nuove relazioni ferroviarie, un eventuale acquisto di questa tipologia di treni da parte della Regione Calabria, potrebbe addirittura essere maggiormente conveniente rispetto ad un doppio acquisto di treni solo diesel e treni solo elettrici”.
“Lo stesso convoglio, in Calabria, potrebbe circolare indifferentemente sulle tratte elettrificate e quelle a trazione diesel, eliminando totalmente i vincoli nelle sempre più strette turnazioni del materiale rotabile, e garantirebbe immediatamente un rinnovamento “equo” sia sulla fascia tirrenica che su quella Jonica. Di notevole importanza potrebbero essere le relazioni dirette tra la Jonica e Cosenza, oggi appannaggio del trasporto su gomma (molto spesso causa di forti disagi per il sovraffollamento dei bus), utilizzabili dalle centinaia di studenti universitari fuori sede dell’Unical, residenti nell’alto e basso crotonese, nel catanzarese e nella locride. Ma si sa, siamo in Calabria, dove purtroppo risulta difficile anche far circolare quel poco materiale rotabile di 40 anni fa rimasto, che accompagna ogni giorno i nostri pendolari: quella Regione in cui ancora oggi, dopo 10 anni dalla sua costruzione, non abbiamo avuto il piacere di sperimentare sulla fascia jonica un treno Minuetto diesel, presente ormai in praticamente tutte le regioni italiane. Ed è quella regione dove – forse – c’è qualcuno che ancora crede all’acquisto dei fantomatici “Pendolini diesel”, annunciati da due anni dagli ormai ex-assessori ai trasporti Luigi Fedele e Nino De Gaetano…” conclude Galati.