La seconda edizione del premio cultura Umbriaticensis “San Donato” organizzato dall’Associazione Radici, con il patrocinio attivo e partecipato dello stesso Comune, presente con il Sindaco, Rosario Pasquale Abenante, si è svolto il 12 settembre scorso a Umbriatico presso la Biblioteca Comunale. Ad organizzarlo, come dicevamo, la sezione di Umbriatico dell’Associazione Radici che per l’occasione ha lasciato il posto di “mattatrice e conduttrice” all’instancabile e attenta presidente Internazionale di Radici, la scrittrice, Francesca Gallella. Una “kermesse” culturale che durante gli interventi delle numerose e illustri personalità invitate e premiate, ha messo al centro dell’attenzione il nostro “tanto amato e detestato sud”. Un inno ed un velato (ma non tanto) invito alla ribellione civile, a ritrovare la coscienza e la forza dell’appartenenza della nostra cultura, delle nostre capacità, del volere essere noi stesi protagonisti e interpreti di un riscatto umano e sociale che finalmente ponga la Calabria e il sud tutto su di un piano di uguaglianza e unità d’Italia vera e reale.
Presente al premio il noto scrittore Pino Aprile che oltre a parlare della sua opera più recente “Terroni n’dernescional”, con una lunga analisi storico culturale arricchita con aneddoti, descrizioni e citazioni, ha parlat o tra l’altro anche “dell’oro verde della nostra Calabria”: il Bergamotto, unitamente al produttore, Nino Manti, della buonissima bibita, il “Bermè” che è stata fatta degustare ai presenti. Un abbinamento di bergamotto e mela verde della val di Non della quale sono state illustrate le proprietà nutrizionali, come è nata, i possibili sviluppi nel campo commerciale e quindi l’indotto, l’occupazione e il possibile scenario più che positivo del futuro prossimo. Coinvolgente e per certi versi illuminante la presentazione del libro del sociologo, Charlie Barnao, docente presso l’università Magna Grecia della Calabria a Catanzaro che ha parlato delle differenze del sistema universitario nord-sud partendo dall’illustrazione del suo libro, tema centrale della sua laurea, “sopravvivere in strada”, fornendo uno spaccato di questo mondo che nella sua tragicità e sofferenza esistenziale, presenta forti elementi di organizzazione sociale e umanità.
Si è premiato ancora il filosofo e poeta Francesco Tarantino, che ha letto alcune sue poesie, tratte dal libro “memoria di Alberi Recisi”. Teresa Pugliese, che dopo averlo presentato a Cirò Marina l’estate appena trascorsa, ha bissato la sua dissertazione su “Sibilla Aleramo” e le sue connessioni letterarie. Durante lo svolgimento degli intervenuti, non sono mancati i momenti di intrattenimento, come quelli dedicati alla musica interpretati magnificamente e in modo coinvolgente dai Carboidrati i quali, pur presenti a ranghi ridotti, hanno avuto con il suo leader, Pasquale Sculco, un interprete sagace e coinvolgente. Ma anche le letture di alcuni brani a cura della poetessa, Giusy Nisticò, di recente eletta tesoriera distrettuale della Fidapa in quel di Salerno e della vice presidente del Csv Aurora di Crotone, Lucia Sacco, che hanno declamato alcuni versi e letto alcune note dei premiati.
Interessantissima anche l’esposizione dello storico, Giuseppe Pisano che ha parlato del suo lavoro “Ombre Templari a Umbriatico” con una dovizia di particolari, sconosciuti ai più che hanno oltremodo messo in risalto la storicità e importanza della città di Umbriatico. Regista e assistente di Pupi Avati, Angelo Resta, avrebbe dovuto proiettare il suo Docu-Film dedicato alla Tarantella del Festival di Kaulonia, ma problemi tecnici non hanno permesso che ciò avvenisse in maniera esaustiva. Il documentario è uno speciale che racconta la storia delle nostra terra attraverso la tarantella. Il tutto, in conclusione, è stato annaffiato da buon vino e Cirò e dai prodotti enogastronomici preparati dallo chef Salvatore Murano.
Un impegno, quello profuso dall’Amministrazione Comunale di Umbriatico unitamente all’Associazione Radici, che il Sindaco, Rosario Pasquale Abenante ha sottolineato concludendo con il dire che “il sud si è svegliato ed ora che ha preso coscienza di ciò che è stato, di ciò che non vuole più patire, ha alzato la testa e sta avviandosi verso il riscatto, un riscatto che parte dalla cultura”, una dichiarazione alla quale ha fatto eco l’affermazione di Francesca Gallella che ha detto “…un riscatto che tutti noi dovremmo volere fortemente, perché ne abbiamo diritto e il solo volere non basta se al dire non viene unito l’agire, un agire non di forza brutale, ma di amore per la propria terra, di cultura, di accoglienza, di generosità”. In fine, lo stesso Sindaco, Abenante, ha dato a sorpresa la notizia che nel prossimo consiglio Comunale sarà proposta la “cittadinanza onoraria” per Pino Aprile. Da un piccolo ma antico e suggestivo borgo medievale, Umbriatico, un messaggio di riscatto.