L’Aula della Camera ha dato all’unanimità il sì definitivo alla legge che tutela e valorizza la biodiversità agraria e alimentare, per fermarne la progressiva perdita e per investire sulle varietà’ e le razze locali. La legge prevede un’Anagrafe Nazionale della biodiversità presso il ministero delle politiche Agricole, una Rete Nazionale della biodiversità, coordinata dal Dicastero agricolo, d’intesa con le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, un Portale Nazionale, con il compito anche di costituire un sistema di banche dati interconnesse e un Comitato per coordinare i diversi livelli di governo. ”Investire sul patrimonio biologico e faunistico dei 10 mila territori che formano il mosaico della ricchezza della nostra nazione – afferma il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura, Nicodemo Oliverio – e’ un obiettivo culturale di grande pregio sia perche’ valorizza le risorse della terra e la sua vocazione, sia perche’ persegue profitti economici importanti che possono innescare le leve di un equilibrato e sostenibile sviluppo economico e territoriale”.
”Approvando questa legge – commenta il deputato del Pd Susanna Cenni, prima firmataria della legge – facciamo la nostra parte costruendo un sistema di tutela e valorizzazione della biodiversita’ agraria e alimentare, sostenendo il lavoro degli agricoltori, la ricerca, suggerendo strumenti per costruire sistemi economici locali partecipati dalle comunita’, una risposta alla Carta di Milano che ci chiede di salvaguardare il futuro del pianeta e dove la biodiversita’ e’ un obiettivo che l’attraversa tutta”. Secondo Cenni, ”il Paese aspettava da tempo una normativa per regolamentare questi temi, il Parlamento sta facendo la sua parte con la legge sull’agricoltura sociale e mi auguro prosegua presto con le norme contro la cementificazione del suolo agricolo e magari varando un provvedimento a tutela dell’agricoltura familiare e contadina”.