Pensando al prossimo dodici giugno, data delle elezioni amministrative in diverse città tra cui Crotone, tutti i partiti e movimenti politici discutono al loro interno per il giusto candidato a Sindaco a cui affidare il programma che si intende mettere in essere per Crotone. Non sempre, però, quanto è detto nelle varie riunione trova il consenso del partito amico che dovrebbe fare parte della stessa coalizione. Le ultime dichiarazioni di FI non hanno convinto i dirigenti provinciali di Fdi che, la cui portavoce provinciale Adele Bottaro afferma: «Sono rimasta molto delusa nel leggere le ultime affermazioni degli esponenti di Forza Italia. In questi mesi abbiamo dato tutto il nostro apporto per ricostruire quel centrodestra che altri hanno raso al suolo ma è evidente che non tutti hanno le idee chiare sul da farsi».«In tutti gli incontri fatti – continua la Bottaro – mai abbiamo parlato della figura del candidato a sindaco e ne del metodo con cui questa deve essere scelta. Non siamo così convinti ad accettare una candidatura imposta e scelta da altri. FdI-AN ha tra le sue fila valide figure che possono tranquillamente affrontare la sfida elettorale».
È chiaro che il partito della Meloni non ci sta ad accettare sic et simpliciter un candidato scelto da Forza Italia. «Ribadiamo la nostra disponibilità – aggiunge la responsabile provinciale di FdI – a fare il centrodestra ma senza diktat da parte di nessuno né sui nomi né sui simboli». In questi ultimi anni a Crotone il centrodestra ha avuto una sola voce che spesso ha anche predicato nel deserto: quella di Fratelli d’Italia, l’unica vera alternativa ai responsabili del baratro in cui oggi versa Crotone. «Vogliamo mettere questa esperienza a disposizione di un contenitore più ampio, – conclude Maria Adele Bottaro – allargarci alle associazioni e al mondo dell’imprenditoria. Ma Fdi ha la sua proposta elettorale e politica. In questi giorni stiamo valutando il nome del candidato a sindaco da portare al tavolo del centrodestra che potrebbe essere un esponente di partito o una valida figura che si rifà politicamente alla nostra area. Abbiamo l’ooportunità e la disponibilità di poter puntare su figure giovani che hanno già dimostrato capacità politica e che potrebbero rappresentare appieno il rinnovamento, o su figure che hanno già alle spalle una storia e che hanno sempre amministrato con limpidezza e capacità, sempre mettendosi al servizio del territorio e della sua gente. Se non troveremo un accordo con gli alleati siamo pronti a ricorrere allo strumento migliore per selezionare la classe dirigente: le primarie».