La gestione del piano sanitario regionale ad opera dei commissari Scura e Urbani, non soddisfa la politica ed ancora meno i sindati.
Toppi atti negativi nei confronti dell’Asp di Crotone a proposito di alcuni reparti. Il riferimento alla Microcitemia, Anatomia Patologica, Nefrologia, Pronto Soccorso che erano stati penalizzati, in seguito al DPCM 30, con l’abbattimento di posti letto. Tali provvedimenti avevano provocato la reazione e della politica, e dei sindacati appartenenti alla Cgil, Cisl, Uil. Proteste che hanno costretto i commissari a fare un passo indietro su ciò che avevano deciso in precedenza a proposito della sanità crotonese. Dopo quanto avvenuto i sindacati hanno dichiarato:
“Le ultime modifiche apportate dalla struttura commissariale al DPCM 30 a favore della ASP Crotonese con il pieno recupero dell’U.O. di Nefrologia, Microcitemia, Anatomia Patologica e con l’aggiunta di 8 nuovi posti letto al Pronto Soccorso, se da una parte soddisfano le richieste del Commissario Straordinario Dott. Arena, giustamente ed immediatamente sceso in campo con vibrate proteste dopo l’emanazione dl DPCM richiamato, dall’altra, proprio per il metodo utilizzato, ci preoccupano sempre di più.
Cogliamo anche noi con soddisfazione gli aspetti positivi di tali modifiche, avvenute con urgenza e nel giro di poche ore, a dimostrazione di quanto fossero giustificate e motivate le nostre nette prese di posizione sulla vicenda.
Registriamo però tutta l’approssimazione con la quale viene trattata la delicata materia sanitaria nella nostra Regione e che sta producendo un vero moto di insurrezione nei confronti di Urbani e Scura.
Approssimazione e superficialità che stanno caratterizzando l’intera gestione commissariale sopra richiamata e che stanno trascinando il nostro fragile sistema sanitario, attraversando un ingiustificato scontro istituzionale che non ha pari in nessun’altra Regione, verso orizzonti sempre più cupi.
Noi continuiamo a ritenere che debba essere superata la gestione commissariale e che la sanità torni ad essere governata dai legittimi governi Regionale che non ripetano gli errori del passato. Riteniamo altresì che, in ogni caso, oggi l’immediato allontanamento dei due commissari dalla Calabria sia un atto dovuto e non più procrastinabile.
Forse non riusciremo a correggere tutti gli errori sin qui commessi Commissari ma dobbiamo energicamente impedire che ne commettano altri”.