L’estate esulta in ogni dove,
ma suole
agghindare
il Borgo antico
che sospeso sta tra cielo e mare.
Il sole suole illuminare
vicoli e calli,
case e magioni,
facendo risplendere i vecchi picchiotti di ottone.
Il cielo terso,
d’azzurro intenso inzaffirato,
ospita qualche nuvola bianca e birichina
che svolazza leggera come una ballerina.
Le antiche case, sebbene abbandonate,
da quella luce sempre sono illuminate.
L’afa, lungo le calli, troneggia e gigioneggia
e fa spalancare ogni finestra,
attraverso cui suole riecheggiare
il vocio in vernacolo
non sempre facile da interpretare.
Quando la sera viene dal calare,
le ombre si distendono: regalano un po’ di frescura,
cala la calura,
disegnano un romantico richiamo
sul vecchio caro Borgo ameno!
I panni stesi ad asciugare
incorniciano momenti semplici di vita familiare.
Lungo le calli solinghe e solatie
aleggia l’alma di chi disse addio.
I rintocchi delle campane scandiscono le ore,
richiamando una fede che non muore!
Ogni tanto s’ ode rumor di motorini,
guidati da giovani e bambini
che si avventurano, pericolosamente, giù per le stradine.
Le colline verdissime, tutt’intorno, s’affacciano sul mare,
disegnando il miglior affresco che pittor possa creare.
E’ come una cartolina dai vividi colori
che infonde sereno al core,
mentre il tempo trascorre con le sue stagioni e le sue ore!
Prof. D. Milena Arcuri Rossi
L’idea del paese e della sua bellezza comunica gaiezza e gioia di vivere là, come una fanciulla vestita a festa, dove la vita scorre in semplicità e modernità.
I testi dell’ autrice riflettono l’ amore della natura e della vita regalo di Dio ad ognuno.