Il 36,6% dei reati di matrice economica ufficialmente denunciati in Calabria afferisce alla tipologia delle frodi e dei delitti informatici (in linea con la media nazionale), un ulteriore 36,4% invece origina dalle forme spia delle presenza di criminalità organizzata come minacce, estorsioni e usura); seguono, poi, i furti in esercizi commerciali che si attestano al 12,6% dei reati economici ed i reati di ricettazione che costituiscono il 6%. Lo rivela il rapporto presentato in occasione del Forum regionale dell’economia 2016 svoltosi a Lamezia Terme sul tema “Illegalità economica e sicurezza del mercato in Calabria”.
BENI CONFISCATI – Altro capitolo riguarda i beni confiscati rispetto al quale emerge che “la provincia calabrese con il maggior numero di beni confiscati è di gran lunga quella di Reggio Calabria, che con 2.056 beni è addirittura seconda in Italia solamente a Palermo (5.374) e davanti a Napoli (1.878), Trapani (1.233), Roma (1.196), Milano (1.006) e Caserta (1.003). Rimanendo in Calabria, dopo Reggio Calabria seguono Catanzaro (333), Cosenza (292), Crotone (198) e Vibo Valentia (194).
Dando uno sguardo ancor più nel dettaglio e scendendo al livello municipale, il Comune che presenta il maggior numero di beni confiscati è ovviamente quello di Reggio Calabria (605, di cui 67 aziende), seguito da Lamezia Terme con 221. Saltano però all’occhio numerosi piccoli Comuni che presentano un numero elevatissimo di beni confiscati in rapporto alle dimensioni. Solo per citarne alcuni: a Oppido Mamertina (RC) (5.331 abitanti) troviamo 97 beni confiscati; a Marina di Gioiosa Ionica (RC) con i suoi 6.548 abitanti sono stati confiscati 77 beni; e così via, fino ai più piccoli e tristemente famosi comuni di Africo (RC), con 48 beni confiscati e 3.127 abitanti o Platì (RC) con 42 beni e 3.804 abitanti”. “Rimanendo sulla dimensione comunale – è detto ancora nel rapporto – , un altro dato che impressiona è quello relativo ai Comuni commissariati per infiltrazione di stampo mafioso, dove su 15 in tutta Italia, ben 10 si trovano in Calabria (il 66%)”.