Nella serie di incontri con gli autori, scrittori, poeti, saggisti, che rientrano nelle iniziative previste da Libriamoci 2017, mercoledi 18 gennaio la sala convegni del Liceo Adorisio di Cirò ha ospitato un incontro con l’ispettore tecnico Salvatore Belvedere, valido come corso di formazione per i docenti dell’istituto Omnicomprensivo, fortemente voluto dalla Dirigente scolastica dell’Omnicomprensivo di Cirò “L. Lilio”, Professoressa Rita Anania che ha introdotto l’incontro parlando di valutazione come “operazione diagnostica” che considera il profilo pedagogico, docimologico ed amministrativo per il quale ha ceduto la parola all’Ispettore. Belvedere ha illustrato ad una attenta platea l’importanza della valutazione nel processo educativo attraverso le pagine della sua opera “Il sistema educativo italiano – tematiche e normative”. “Quello della valutazione è per ogni docente un momento di particolare complessità – ha detto Belvedere – nel quale entrano in gioco numerosi fattori: c’è una dimensione oggettiva della valutazione per le sue implicazioni sui diversi piani del sociale che deve essere garantita in quanto produce effetti per la comunità sociale e c’è una dimensione intesa come misura, riduttiva forse ma, utile per criteri di uniformità e comparabilità di titoli e termini, soprattutto nell’ambito dell’Europa, che si esprime in termini matematici come valore massimo della scala di misurazione, calcolo della densità di frequenza dei voti (curva di Gauss) ma, soprattutto, c’è una dimensione giuridica spesso trascurata.” La valutazione è esse stessa “un atto amministrativo, la cui correttezza garantisce la legittimità dei suoi prodotti, la espone al giudizio della collettività e richiama i soggetti attuativi alla responsabilità dei propri atti”. Finora i docenti hanno dato scarso rilievo alla dimensione amministrativa della valutazione, considerandola “una veste formale incapace di intaccarne la sostanza”. In tal senso l’ispettore Belvedere, per rendere palese e rilevante questo aspetto, ha ripercorso alcune tappe della legislazione scolastica che hanno definito, di volta in volta, gli elementi della correttezza formale della valutazione. Il percorso può considerarsi iniziato con il regio decreto n° 653/1925 per arrivare fino al regolamento contenuto nel D.P.R. n° 122/2009. Nonostante molti aspetti del regio decreto siano ancora validi in quest’ultimo D.P.R. si precisa che “la valutazione deve essere tempestiva e trasparente proprio per evitare che questo momento dell’azione educativa diventi uno strumento personale di potere del docente, che rimane tuttavia autonomo e libero nella sua funzione”. Belvedere ha ricordato che “ogni valutazione, trascorsi 15 giorni dalla notifica, diventa atto finale impugnabile solo presso il TAR”. Con i docenti Belvedere ha condiviso l’importanza e validità della valutazione cosiddetta “formativa” che considera diversi fattori quali il giusto peso dato a frequenza assidua e partecipazione alla vita della scuola. Al termine dell’incontro proficuo per gli operatori scolastici è emerso che anche la valutazione, come la didattica, è un’arte che deve essere usata non meccanicamente, ma in forma creativa lasciando al docente la libertà di muoversi agevolmente attraverso i suoi diversi momenti, a patto che operi sempre secondo coscienza, seguendo la normativa ed informando le famiglie dei discenti.