Da non credere! Chi è deputato a capire, non dico sanare, piuttosto a dare equa distribuzione dei servizi, in delicatissimo ambito sanitario, in Calabria, già assai provata in questo servizio, colui che è chiamato a capire dei problemi della sanità calabrese, l’ing. Massimo Scura, commissario straordinario della sanità in Calabria, cosa fa? Taglia sostegno vitale in un’area, il crotonese, già trascurata in tanti servizi, e con il paradosso: tagliare il debito cancellando l’elisoccorso nella sede di Cirò Marina. Abbiamo dei grandi ingegneri in Italia, dei grandi cultori della materia dell’opportunità del quadro dei tagli che, in questo caso, lascia sfornito di assistenza larga parte del popolo calabrese.
Conoscere il territorio, e la sua acuta fragilità, avrebbe offerto maggiore prudenza di esposizione. Prima di paventare tagli, almeno cercare di capire chi ha fatto i debiti, chi ha creato i problemi e arrivare a impedire che sia sempre la gente del luogo a pagarne le conseguenze, a privarsi di un servizio, questo sarebbe compito principale di buona amministrazione. E poi sulla base di cosa, l’ing. Scura è pervenuto a questo assunto? Auspico che la Regione Calabria, nelle sue rappresentanze istituzionali, alzi il suo tono e difenda e curi il suo territorio e il suo popolo, tutto, unitariamente.
Mi chiedo se la politica del separare, mettere contro gli uni gli altri, frazioni e zone ampie dello stesso territorio, non valorizzandole nei servizi, sia una buona politica. Mi chiedo come si arrivi a queste conclusioni, perdendo di vista che l’operato del proprio mandato è di servizio alla gente, non mero recupero debito, che solo crea ulteriori vuoti e assenze nell’assistenza pubblica.
Auspico che si operi a livello Regionale, con il Governo, il Ministero della salute affinché si attui il superamento dell’insensatezza. Auspico soprattutto che la rappresentanza politica del crotonese, a tutti i livelli, non subisca e levi alta la voce, affinché come parte interessata al proprio bene territoriale non faccia mancare un servizio importante alla propria provincia, abbia un sussulto d’orgoglio, la provincia di Crotone non subisca la lenta morte.
Auspico un più acuto senso della cultura, del suo dato spirituale e, soprattutto, consiglio di fare memoria, tesoro, di uno dei tanti sostanziali insegnamenti di Giuseppe Mazzini: l’utile per una società non va mai considerato secondo il bene di un singolo soggetto, ma secondo il bene collettivo. Aggiungo che, prima di ogni decisione burocratica, bisogna mettersi nei panni delle persone che vivono i luoghi, soprattutto cercare e avere sempre il dovere di tutelarli.
facciamoci sentire! prendiamo esempio dalla protesta dei tassinari a roma, andiamo sotto il palazzo della regione a lasciare sacchi di letame, altro non meritano. accettare queste privazioni a capo chino non serve a niente.