Oggi il sistema sanitario, nello specifico il welfare, non riesce a coprire le esigenze della Calabria. Quello che doveva essere il sistema di livellamento delle disuguaglianze sociale in tema di salute non viene rispettato. L’assistenza e il benessere dei cittadini stanno scomparendo dall’agenda dello Stato: curare tutti in eguale misura indipendentemente dalle condizioni economiche. L’attuale complesso mondo delle politiche sociali sta mettendo in crisi l’intera Europa. Hanno parlato della crisi del Welfare in Calabria presso la Biblioteca dell’ASP provinciale di Crotone associazioni e movimenti: People Heltth Moviment Italia rappresentato dalla dott.ssa Serafina Antonella Torchiara, CSV Crotone direttore Filippo Sestito, Agorà presidente Raffaele Fabio Riganello.
Al direttore di CSV Crotone, Filippo Sestito abbiamo chiesto cosa sta rappresenta in Calabria la crisi del Welfare:
Direttore, ancora una volta il CSV di Crotone in campo per sostenere il Welfare?
“Come centro servizi siamo presenti a questo convegno per dare il nostro contributo ad una tematica più importante della nostra città, Provincia e della Calabria intera, cioè il rapporto tra ambiente e salute. Un rapporto fondamentale e noi come centro servizi offriamo informazioni, consulenze, organizzazione di volontariato. Oggi siamo presenti a questo convegno per costruire un rapporto tra il terzo settore e le Istituzioni. È fondamentale che si faccia questo, specie dopo la riforma dell’articolo quinto della costituzione (art. 118 della costituzione) lavoriamo in sussidiarietà con l’Ente pubblico e svolgiamo un ruolo fondamentale per quanto riguarda il rapporto sanità con il cittadino. Il Welfare è stato abbandonato in Europa ed in Calabria ancora di più. Per questo necessita una maggiore partecipazione dei movimenti e delle associazioni del volontariato”.
Perché sul tema del Welfare è impegnata Agorà, lo abbiamo chiesto al suo presidente Fabio Riganello.
“In questo momento è necessario aprire una riflessione che ci porta a capire come il ruolo del volontario e dell’operatore sociale si inserisce in questi continui cambiamenti della sanità. Nel tempo abbiamo notato le tante difficoltà della gente ad accedere a quello che rappresenta il diritto alle cure mediche attraverso la burocrazia che cambia di continuo. Noi dell’associazionismo riflettiamo sui percorsi da mettere in essere all’Ente pubblico per ottimizzare una risposta”.