Giovedì 16 marzo 2017 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale gli studenti di sedici istituti secondari di secondo grado, scelti in rappresentanza delle numerose scuole d’Italia, tra cui l’Istituto Omnicomprensivo “Luigi Lilio” di Cirò. La splendida esperienza è toccata ad un gruppo di 25 studenti, accompagnato dalla Dirigente Scolastica Serafina Rita Anania e dalla professoressa Brunella Morrone, a far parte della delegazione anche il sindaco di Cirò , l’avvocato Mario Caruso, che, in occasione delle giornate dedicate all’astronomo cirotano Luigi Lilio, ha consegnato al Capo dello Stato alcuni doni speciali: l’astrolabio e la “Grafic Novel”,un fumetto d’autore su Lilio. Una vera soddisfazione per la dirigente scolastica la cui scuola è stata selezionata tra migliaia di altre, ma soprattutto una grande emozione per i ragazzi che hanno vissuto un’esperienza unica ed indimenticabile.Il Presidente Mattarella, dopo un breve saluto di benvenuto ai partecipanti, ha risposto alle domande degli studenti, interagendo con loro sui compiti e ruoli istituzionali che svolge, spiegando doviziosamente il significato del suo ruolo di rappresentanza. Per la scuola cirotana l’onore di porre una domanda al presidente è stato di Raffaele Pirito che gli ha chiesto cosa consiglierebbe di fare ai giovani meridionali per il futuro, costretti a misurarsi ogni giorno con una realtà martoriata da innumerevoli problemi e soprattutto da una dilagante disoccupazione. La domanda ha dato la possibilità al Capo dello Stato di ribadire il ruolo centrale e fondante della scuola, vera e propria “costruttrice” di valori, oggi più che mai luogo di diversità, etniche, culturali, sociali, religiose che si incontrano e che dialogano, luogo dove le differenze diventano ricchezza e non problema, in cui la persona può realizzare se stessa e costruire il proprio domani, dove il bene individuale si concilia con quello sociale e civile, luogo insostituibile di incontro, dialogo,disciplina e lavoro nel quale le disuguaglianze diventano preziose e costruttive. A tal proposito il Presidente ha invitato gli studenti a cogliere le opportunità, a non accontentarsi, ad approfondire e ricercare, a promuovere sempre i valori che i giovani possiedono in abbondanza, ricordando che la loro generazione è più istruita e preparata della precedente e merita di avere successo. La scuola ha un importante valore sociale che si traduce nella quotidiana relazione fra docenti e studenti, nella vita in comune tra le diverse componenti scolastiche, nei rapporti di cooperazione e condivisione, nel rispetto delle regole e dei principi, e non ultimo nel valore degli apprendimenti che aprono ad una consapevole conoscenza della vita. Tra i tanti compiti della scuola non bisogna, tuttavia, ha continuato il Presidente,tralasciare quello primario,di insegnare il valore della cittadinanza attiva, della partecipazione fattiva alla vita dello Stato. I giovani sono spesso distanti dalla politica e dalle istituzioni, l’incontro al Quirinale ha avuto anche questa finalità, rendere i ragazzi soggetti attivi della vita del Paese, appassionarli all’impegno civico e consentire loro di conoscere da vicino le complesse dinamiche della vita istituzionale. Avere la possibilità di incontrare il Capo dello Stato può aiutare i giovani a colmare le distanze, a sentirsi parte di un sistema, a sviluppare il senso di appartenenza verso lo Stato, a favorire il ritorno al significato primario della politica: quello di gestione della polis. Per i greci antichi la politica erasemplicemente l’interessamento del cittadino alla gestione della propria città, il primo passo verso quella eudaimonia sociale aristotelica auspicabile anche oggi, il solo modo per sentirsi parte integrante e operante di una comunità, in cui cooperazione e altruismo, impegno e partecipazione costruiranno la casa comune, il Paese Italia. Il Presidente ha ribadito che la politica è essenziale per la vita di uno stato ed è necessario che i giovani ne prendano atto e si riapproprino della loro identità civica e culturale, favoriti e coadiuvati in questo compito dalle istituzioni. Questo messaggio è diventato il senso della giornata romana degli studenti cirotani, accompagnati dalle massime rappresentanze istituzionali del loro paese, il sindaco e la dirigente scolastica, uniti nella guida e nell’educazionedelle giovani generazioni, modelli di buona politica e di buona scuola, coscienti di formare futuri uomini e cittadini. Il Presidente nel riceverli, si è cosi espresso: “Continuare a promuovere cultura, opportunità di crescita e sviluppo, continuare sul percorso intrapreso, perché è solo promuovendo cultura, attraverso i personaggi illustri che con la loro opera hanno fatto la storia, che la Calabria potrà avere maggiori occasioni di crescita e sviluppo”. Al termine dell’incontro il Capo dello Stato si è intrattenuto cordialmente con gli studentie i loro accompagnatori, continuando a creare un clima di affetto, vicinanza ed incoraggiamento. Una giornata singolare, un incontro carico di significati ed emozioni per tutti, unico e memorabile che rimarrà per sempre negli annali cirotani e nei ricordi dei fortunati protagonisti.