Nella splendida cornice del Villaggio Praialonga e della sua bellissima spiaggia, domenica 30 aprile, si è svolta la gara di pesca in apnea, valida come selettiva nazionale per la qualificazione ai campionati di categoria Italiani per la zona 9 (che comprende società sportive di Calabria e Basilicata), organizzata dall’ASD Isola Ambiente Apnea ed intitolata “1° Trofeo di Pesca in Apnea – Isola Ambiente Apnea”.
Una manifestazione perfettamente “riuscita” ben organizzata nei minimi dettagli che ha visto la partecipazione di oltre 80 persone, tra atleti pescatori in apnea di Calabria e Basilicata, organizzatori, staff di giudici e direttori di gara, allenatori, personale di supporto logistico e medico.
SI è dovuto attendere sino al pomeriggio di Sabato 29 Aprile per avere la conferma sulla possibilità di svolgere la gara il giorno successivo. Solo nel tardo pomeriggio, infatti, si sono potute sciogliere le riserve dopo un attento monitoraggio da parte degli organizzatori del campo gara e delle influenze meteo in continuo cambiamento e poco prevedibili. Non appena si è deciso positivamente i responsabili hanno informato gli atleti, provenienti da varie parti della Calabria e della Basilicata.
Le condizioni meteomarine avevano creato grosse apprensioni agli organizzatori in considerazione del fatto che, addirittura, prima ad ottobre e poi a gennaio scorso, questa gara, era stata rinviata proprio per le cattive condizioni meteorologiche.
Sebbene l’attesa si sia protratta sino al pomeriggio di Sabato, l’indugio è stato necessario per una più consapevole programmazione di una importante gara agonistica all’insegna della sicurezza che, prima fra tutte, deve essere garantita.
L’evento ha visto la partecipazione di moltissimi atleti che si sono, sportivamente dati battaglia, sul difficile campo di gara, spesso avaro di prede (nonostante la vicinanza dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto); questa situazione crea tristezza e amarezza in quanto il fine ultimo di una Riserva Marina dovrebbe essere quello della conservazione della flora e della fauna marina in virtù di una crescita esponenziale delle sue creature, non un declino, un impoverimento continuo, quasi una desertificazione che “si vede” e che vogliamo denunciare, figlia forse di un prelievo ittico poco intelligente, di una fruizione incontrollata e depredante.
Ci auguriamo che questo nostro sfogo porti un giorno al risultato auspicato; la nostra Associazione è in prima linea sul tema dell’Area Marina protetta Capo Rizzuto e delle sue troppe contraddizioni, possiamo però affermare con serenità e vanto che lo spirito che muove l’ASD Isola Ambiente Apnea terminerà fintanto che non si giunga ad una risoluzione finale…. ma questa è un’altra storia.
Torniamo alla fantastica gara agonistica alla quale hanno dato il loro supporto pratico: la Misericordia di Isola di Capo Rizzuto che ha messo a disposizione un’autombulanza con personale idoneo al primo soccorso e il dott. Antonio Giovanni Iedà della Lega Navale Italiana Sezione Le Castella come medico ufficiale della manifestazione, la stesso Gruppo Sportivo della Lega Navale Italiana Sezione Le Castella ed il Diving Made in Sub di le Castella.
Il giudice di gara sig. Antonio Desimone di Catanzaro dopo il briefing mattutino ha dato il via alle ore 8.35, stabilendo il rientro per le ore 12,45 concedendo, quindi una tolleranza per la consegna del cavetto con il pescato, di massimo 10 minuti oltre il termine regolamentare previsto.
Gli atleti hanno gareggiato con la formula della partenza da terra a pinne (quindi senza l’ausilio di imbarcazioni di appoggio personali) ed alla partenza, si sono sparsi sul vasto campo di gara, ognuno alla ricerca dei punti buoni dove catturare qualche pesce, magari visto in preparazione nei giorni precedenti, speranzosi e con tanta carica agonistica.
Sin da subito si è visto che la giornata sarebbe stata avara di prede, perché dopo circa un’ora, dall’inizio della competizione, solo due atleti avevano catturato una preda ciascuno.
Le imbarcazioni messe a disposizione dall’organizzazione hanno fatto la spola tra gli atleti disseminati sullo specchio acqueo, per controllare che tutto fosse in ordine e per prestare, eventualmente ce ne fosse il bisogno, assistenza e/o soccorso agli atleti.
Nel frattempo cambiava anche la direzione del vento che intorbidiva le acque rendendo ancora più difficile per gli atleti, la ricerca delle prede.
Allo scadere del tempo, infatti, solo meno di un terzo degli atleti hanno portato almeno un pesce a cavetto, un risultato poco consono alle aspettative e certo da non additare alle scarse capacità agonistiche degli atleti perché stiamo parlando dell’espressione massima della pesca agonistica delle due regioni.
Questo dimostra, ahinoi, che da una parte di pesce ce n’è sempre meno e dall’altra che neanche le Aree Protette, così come sono regolamentate adesso, riescono a garantire un ripopolamento delle aree limitrofe, e che, comunque sia, la pesca in apnea non è così distruttiva come si vuol far credere se tra i tantissimi i più bravi pescatori in apnea della Calabria e della Basilicata, solo una decina sono riusciti a prendere un pesce.
Dopo l’uscita e la registrazione dei cavetti da parte del giudice di gara assistito dal direttore di gara Mercurio Pasquale, gli atleti hanno proceduto alla svestizione della muta e riposizionamento delle attrezzature ed hanno raggiunto la splendida location che l’organizzazione ha pensato di regalare ai partecipanti la gara: il ristorante “Micomare” di Le Castella che ha riservato la veranda esterna, a picco sul mare e con una meravigliosa veduta sul Castello Aragonese, dove tutti gli atleti, gli organizzatori, gli ospiti e gli accompagnatori sono stati rifocillati con un sostanzioso e saporitissimo pranzo e…dulcis in fundo… da una splendida e deliziosa torta pasticcera.
Durante il pranzo le immancabili battute tra atleti hanno contribuito a creare un clima di amicizia e di lealtà: pesci visti e pesci non riusciti a catturare per un nonnulla sono i classici discorsi che si fanno tra pescatori situazioni colorite ed allegre raccontate da appassionati amanti e rispettosi dell’ambiente marino.
Si è anche trovato il tempo di fare gruppo con discorsi che spaziano dal divieto della pesca in apnea nelle Aree Protette al lavoro che l’associazione A.S.D. Isola Ambiente Apnea ed il Gruppo Sportivo della LNI Le Castella, da anni, stanno portando avanti con il supporto del Presidente Regionale della Fipsas Antonio Debilio, del consigliere nazionale nonché responsabile regionale della subacquea Andrea Scimone e del Comune di Isola di Capo Rizzuto che, nella persona del Sindaco Gianluca Bruno ha preso a cuore le sorti del nostro mare e del futuro economico sociale e ambientale del nostro territorio.
Tutto il gruppo ha manifestato la propria disponibilità a sostenere l’iniziativa delle associazioni sportive che cercano di convincere il Ministero dell’Ambiente e l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto ad armonizzare le norme che regolano la fruizione dell’area tutelata, senza fare figli e figliastri come succede adesso e, se necessario, provvedere ad una riperimetrazione della stessa, sempre al fine di renderla più funzionale ed adatta al suo scopo che è quello di tutelare il mare. Ad oggi, infatti, vuoi per le dimensioni esagerate, vuoi per la naturale idiosincrasia dei nostri concittadini al rispetto delle regole, vuoi per una mancanza di soldi, la tutela di questa area è stata una chimera e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Anche una antropizzazione selvaggia del territorio, che non si è stati in grado di fermare negli anni scorsi, oggi rende incompatibili con un’area protetta vaste aree dell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto, pertanto sarebbe il caso di concentrare le risorse e le energie disponibili in una zona più ristretta lasciando il resto del territorio ad una normale fruizione.
Le premiazioni sono state il momento clou della serata, precedute dal rito della pesatura del pescato che ha visto vincere l’atleta Luigi Madia che si conferma il più forte del lotto anche a Isola di Capo Rizzuto con tre pesci per poco più di un chilogrammo di peso e che, dopo aver vinto a Palmi ad ottobre scorso, è il candidato n° uno alla qualificazione al campionato di categoria di settembre prossimo.
Subito dietro di lui, con due pesci addirittura di peso complessivamente superiori al primo classificato) si classifica l’atleta locale Crugliano Dionigi (secondo anche in classifica generale e, visto che si qualificano solo due atleti dalla zona 9 al campionato italiano altro papabile al salto di categoria).
Al terzo posto un altro atleta locale il forte Vincenzo Piscitelli autore di una bellissima gara che lo ha visto primeggiare per soli 28 grammi sul quarto classificato.
Quanto alla classifica a squadre, al terzo posto si è classificato il Circolo Subacqueo “Andrea Scopetta” di Maratea (PZ)al secondo posto il Chico sub di Catanzaro e al primo posto l’A.S.D. A.S.D. Isola Ambiente Apnea di Isola di Capo Rizzuto (KR).
Anche il premio per la preda più grande è stata appannaggio dell’A.S.D. Isola Ambiente Apnea con l’atleta Alessandro Rota che ha catturato un bellissimo “tordo ciliegio” di quasi 750 grammi.
A tutti gli altri partecipanti sono stati assegnati ad estrazione premi messi a disposizione dall’organizzazione.
Un ringraziamento particolare va, oltre agli organizzatori ed a quanti hanno reso questa manifestazione un successo, agli sponsor tecnici che ogni anno ci supportano con la loro disponibilità e vicinanza.