La settimana scorsa, in Prefettura, è stato firmato un importante Protocollo d’intesa di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Crotone.
Lo scopo dell’accordo è quello di monitorare le società esecutrici, sotto il profilo dell’assoggettamento alle informazioni antimafia, alla tracciabilità dei flussi finanziari, agli obblighi contributivi e retributivi verso i lavoratori e alle garanzie in tema di sicurezza degli ambienti di lavoro.
Siamo soddisfatti che le neo parlamentari del M5S, Margherita Corrado e Elisabetta Barbuto, abbiano presenziato alla firma. Finalmente la città di Crotone potrà contare su degli esponenti politici, di livello nazionale, realmente liberi da ogni interesse privato, e con il solo scopo di portare avanti gli interessi del territorio.
Ci dispiace constatare, ancora una volta, che da questo percorso sia rimasto fuori uno dei soggetti più importanti del processo di bonifica, cioè i cittadini crotonesi.
Sono passati diversi mesi dalla raccolta firme in cui i crotonesi hanno chiesto di confrontarsi in un’assemblea pubblica per discutere insieme ai tecnici di Syndial, al ministero e alla regione delle modalità con cui si svolgeranno le vari fasi della bonifica!
Il sindaco Pugliese non può ignorare la volontà dei cittadini che sentono la necessità di essere protagonisti in questo percorso, soprattutto in un territorio dove è forte la presenza della ndrangheta.
Siamo fortemente preoccupati da questa politica incapace di coinvolgere i cittadini in un processo decisionale così importante.
Viviamo nel paese della “Terra dei fuochi” e non sono lontani i tempi in cui nella vicina Campania la criminalità organizzata ha arrecato danni incalcolabili al paesaggio, al territorio, ai cittadini, alla loro Salute ed alla loro Economia: noi vogliamo evitare che ciò accada anche nel nostro territorio.
Il movimento 5 stelle è sempre stato dalla parte dei cittadini; quindi, le istituzioni hanno il dovere di confrontarsi in un’assemblea pubblica con la popolazione il prima possibile! Anche tenuto conto del fatto che tale strumento è previsto dal Regolamento Comunale.