Con una degustazione svoltasi presso “Borgo Saverona” che ha messo al centro le produzioni di tre annate del “Gravello, Magno Megonio ed Efeso”, ha preso il via la promozione turistico ambientale del nostro territorio “Terre Lontane: i grandi campioni di Enduro nella Calabria che non ti aspetti sulla strada della Transumanza”, promossa ed organizzata dalla Cantina Librandi. Una due giorni dei centauri di Enduro, ex campioni di questo sport e non, hanno portato in risalto le bellezze paesagistiche e ambientali dei Comuni di Rocca di Neto, Zinga, Verzino, Savelli, Campana, Umbriatico, Pallagorio, S.Nicola dell’Alto, Carfizzi e naturalmente, Cirò Marina. Una tre giorni intensa dove le bellezze naturalistiche e ambientali hanno fatto da cornice agli Enduro e ai loro piloti, che hanno così potuto immergersi e portare alla scoperta angoli sconosciuti e inesplorati di un territorio che nella coltivazione della vite hanno la sua eccellenza. L’azienda Librandi così, da sempre e costantemente impegnata alla promozione e qualificazione vitivinicola del territorio e delle sue eccellenze enogastromiche, punta decisamente con questa iniziativa a focalizzare l’attenzione sull’importanza della promozione turistica e culturale complessiva, legandola indissolubilmente al territorio, alle sue tradizioni, alla sua cultura, al vino. Due giornate, quelle del 21 e 22 scorsi, all’insegna di sport, natura e tradizioni enogastronomiche. Avviati dalla Tenuta Rosaneti, fino a Carfizzi, sono stati organizzati eventi e manifestazioni che hanno favorito la scoperta delle bellezze del paesaggio calabrese. 14 campioni di Enduro presenti, che hanno fatto da traino alla suggestiva e ricca iniziativa, hanno percorso circa 200 km, in sella alle loro moto. Un evento fortemente voluto da Nicodemo Librandi e Donato Lanati, enologo dell’azienda, con l’obiettivo, appunto, di promuovere e far conoscere i mille volti del nostro territorio e non solo. E’ stato un percorso affascinante, come ci ha dichiarato, Nicodemo Librandi, un modo unico per scoprire gli scorci più inattesi di paesaggi differenti: in pochi chilometri la macchia mediterranea ha lasciato il posto a paesaggi montani; colline, spiagge, cascate, canyon che si intrecciavano e dato vita a una ricchezza della vegetazione senza uguali.. Il 21 aprile sono partiti dalla Tenuta Rosaneti, tra i comuni di Rocca di Neto e Casabona, da dove sono stati percorsi circa 140 chilometri, attraversando un paesaggio ricco e variegato: dalle colline di Verzino, al comune di Savelli nel cuore del Parco Nazionale della Sila; dall’affascinante borgo di Umbriatico fino ad arrivare a Cirò Marina e alla spiaggia di Punta Alice, dove la prima parte dell’itinerario è terminato, come da programma, nel suggestivo vigneto di Francesco Porti, presidente dell’Associazione Vignaioli del Cirò e conferitore della Librandi, i cui filari affacciano direttamente sul Mar Ionio. Il 22, dopo una cavalcata tra i vigneti dell’azienda Rosaneti, i piloti sono partiti alla volta di Carfizzi, seguendo le strade del famoso condottiero albanese Scanderberg, alla scoperta dei paesi e della cultura Arbëreshë, attraversando San Nicola dell’Alto e Pallagorio, dove le antiche origini albanesi sono ancora vive tra la popolazione. I partecipanti, infine, sono stati accolti dal sindaco di Carfizzi, Carmine Maio che, per l’occasione, ha organizzato un pranzo a base di specialità arbëreshë sui bordi dell’incantevole Cascata del Giglietto. La famiglia Librandi, e per essa, Nicodemo Librandi, “ha voluto organizzare questo importante evento primaverile fra sport, natura ed enogastronomia, proprio per esaltare la bellezza di un territorio da sempre vocato alla coltivazione della vite e di un tracciato dalle origini antiche, ripercorrendo le strade della transumanza, le vie di comunicazione rurali che un tempo collegavano strategicamente fra loro i pascoli montani. Sport e viticoltura sono due modalità diverse, ma egualmente efficaci, per valorizzare e far conoscere al mondo il cuore verde della Calabria, le sue tradizioni antiche, i piccoli borghi, i castelli e i paesaggi dalla raffinata bellezza. Il parco nazionale della Sila è una delle zone più belle della nostra Calabria, ha spiegato ancora, Nicodemo Librandi, qui durante tutto l’anno si assiste ad uno scenario mutevole e che varia con le stagioni: si incrociano montagne, dolci vallate, foreste sconfinate e paesaggi incantati che devono essere salvaguardati. La nostra viticoltura va esattamente in questa direzione e il nostro più profondo desiderio è diffondere la conoscenza del patrimonio vitivinicolo e paesaggistico calabrese, così ricco di storia, tradizioni e profumi unici. La nostra famiglia crede molto nella collaborazione con il territorio per promuovere la bellezza della nostra terra e i buoni valori che porta con sé”. L’evento è stato di quelli indimenticabili per gli appassionati di buon vino e di Enduro, come ci hanno riferito i partecipanti. 14 personaggi a loro modo protagonisti dell’affascinante mondo dell’Enduro. Si va dall’enologo con la grande passione per la moto Donato Lanati che ha ritrovato il motocross della sua gioventù per sfidare ancora una volta sé stesso, a Pietro Gagni, 26 anni di esperienza tra paddok, bulloni e pneumatici come meccanico Ducati e Honda del Motomodiale, da Pietro Caccia, campione delle microcilindrate ad Arnaldo Farioli, leggenda del motociclismo fuoristradistico. E ancora allo start si potranno incontrare Gualtiero Brissoni, plurime volte Campione Italiano di Enduro e cinque volte vincitore del Campionato Europeo Enduro; Alessandro Gritti conquistatore di 2 titoli mondiali, quattro titoli europei e 14 campionati italiani; Fausto Oldrati medaglia d’oro alla sei giorni austriaca di Zeltweg; il savonese Mario Rossi, Pascal Bernini, Luca Lorini, medico anestesista con una irrefrenabile passione per le Enduro; il bergamasco Ezio Righetti endurista da oltre vent’anni e ancora il pilota Stefano Fanton, Daniele Bernini e Luciano Andrioletti. Un biglietto da visita, in prossimità dell’imminente stagione estiva, piacevole oltre che efficace per garantire un incontro fra terroir e mondo turistico che sicuramente contribuirà a dare un’immagine sana e affascinante ad un territorio spesso solamente portato alla ribalta più per le sue negatività che per le sue eccellenze.