È trascorso, infatti, ormai oltre un mese da quando l’Ordine, rappresentato dal presidente Antonio Grilletta, ha avanzato formale richiesta al commissario straordinario Elisabetta Belli, al fine di avere informazioni sullo stato degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale dell’ex sito industriale della città. Lettera alla quale però non ha fatto seguito alcuna risposta. “A due mesi dalla scadenza del suo mandato – hanno scritto gli Ingegneri alla Belli – intendiamo chiederle, da tecnici e cittadini, cosa ha potuto svolgere nella nostra città, e circa l’attività di cui lei si è fatta promotrice, quali saranno gli interventi concreti di cui potremo beneficiare anche dopo la scadenza del suo incarico”. Nella missiva inviata si ribadisce fiducia e stima nei confronti del commissario, ma si ribadisce anche l’esigenza di coinvolgere i tecnici ed i professionisti della città che hanno a cuore le sorti del proprio territorio, oltre che mettere a disposizione le proprie competenze ed esperienze. Inoltre, gli Ingegneri crotonesi fanno parte della Consulta Marittima provinciale che nei giorni scorsi si è riunita presso la Camera di Commercio di Crotone condividendo una linea comune ai professionisti della città, quella cioè della urgente necessità di avere un quadro chiaro della situazione della bonifica a pochi giorni dalla scadenza del mandato del commissario Belli. Il commissario straordinario ha, tra i suoi compiti, quello di curare le fasi progettuali, la predisposizione dei bandi di gara, l’aggiudicazione dei servizi e dei lavori, le procedure per la realizzazione degli interventi, la direzione dei lavori, la relativa contabilità e collaudo e la promozione delle opportune imprese tra i soggetti pubblici e privati interessati. Materie che appartengono per definizione alla categoria degli Ingegneri, a cui bisogna aggiungere il fattore territoriale e il sentimento di appartenenza che tutta la categoria sente forte e per il quale si sente parte integrante nelle azioni di difesa del territorio. Alla luce di queste considerazioni, e dalla mancata risposta del Commissario alla formale richiesta dell’Ordine, questo esprime tutto il proprio rammarico e, in linea con quanto annunciato dalla Consulta, chiede al Ministero dell’Ambiente, chiarimenti circa lo stato di cose dei siti interessanti dalla bonifica.