Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari comunica che è stato pubblicato un nuovo bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura. Dopo aver insediato già circa mille giovani tra lo scorrimento del bando 2015 (400) e la decretazione del bando 2016 (562), la Giunta Oliverio rilancia sul ricambio generazionale.
Il “Pacchetto Giovani” (cioè la combinazione delle misure del PSR Calabria 2014/2020 6.1.1 “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori” e 4.1.2 “Investimenti in aziende agricole in cui si insedia un giovane agricoltore” e, facoltativamente, alla misura 4.1.3 “Investimenti per la gestione della risorsa idrica da parte delle aziende agricole”) è rivolto al sostegno dei giovani sotto i quarantuno anni che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o societaria (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione).
Il bando prevede investimenti massimi di 200.000 €, cofinanziati al 60%-70%.
“Come abbiamo sempre sostenuto – ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio – il ricambio generazionale in agricoltura e nelle attività ad esse collegate sono una delle priorità del nostro governo della Regione. Obiettivo è promuovere l’affermazione di una nuova imprenditoria in Calabria, composta da ragazzi e ragazze di talento che meritano di essere sostenuti per realizzarsi nella nostra terra. Il settore primario rappresenta una risorsa preziosa che i giovani hanno riscoperto. A dimostrazione di tutto questo, oltre ai 60 milioni di euro decretati con il primo bando, abbiamo deciso di investire altri 58 milioni di euro. Con questo nuovo avviso pubblico – ha aggiunto il Presidente –puntiamo su una maggiore qualità progettuale e di conseguenza, a migliorare ulteriormente la qualità della spesa delle risorse comunitarie, in questa fase di maggior maturità del Programma di Sviluppo Rurale”.
Nel bando appena pubblicato (sul sito internet www.calabriapsr.it), si prevede, infatti, un punteggio di accesso più alto.
“Chiediamo a tutti di fare la propria parte – ha dichiarato il Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri – aspirati beneficiari, tecnici, associazioni di categoria e ovviamente amministrazione, nella massima sinergia. La Regione sta facendo la sua parte, essendo tra le prime regioni del sud ad aver già pagato circa 15 milioni di euro sulle misure strutturali della nuova programmazione. Il nuovo Pacchetto giovani – ha precisato D’Acri – nasce con la consapevolezza dell’esperienza del bando 2016, dopo che sono state analizzate le criticità emerse e messi a punto gli strumenti e le soluzioni finalizzati ad una più efficiente ed efficace gestione amministrativa. Le novità consistono nella forte semplificazione documentale, nella responsabilizzazione delle parti, nel recupero delle progettualità non andate a buon fine nel precedente bando”.
Il nuovo bando mira infatti a risolvere numerosi casi di ricorso relativi al bando del 2016: coloro che hanno partecipato al Pacchetto Giovani 2016 e non sono stati finanziati, potranno far leva sul nuovo regolamento comunitario cd “Omnibus”, che consente il primo insediamento ai giovani agricoltori che hanno aperto partita iva fino a 2 anni prima della domanda di sostegno. Il Dipartimento specifica che i titolari delle domande di sostegno del bando 2016 hanno piena facoltà di optare per il mantenimento della propria posizione di aspettativa rispetto al riesame ed al finanziamento sul primo bando, oppure candidarsi per un’opportunità di finanziamento a valere sul nuovo bando. Inoltre, in caso di esito positivo della domanda di sostegno 2018, potranno essere riconosciute ai beneficiari le spese eventualmente già sostenute in seguito alla domanda presentata nel 2016. Si precisa inoltre che chi deciderà di presentare una domanda di sostengo 2018, collegata alla domanda presentata al Pacchetto Giovani 2016, rinuncerà automaticamente all’eventuale domanda di riesame presentata in esito al bando 2016, nonché all’eventuale posizione di soggetto finanziabile, ma non finanziato, per carenza di risorse.
Altro importante elemento qualificante è la semplificazione: saranno richiesti solo i documenti essenziali per la valutazione tecnico-economica della domanda di sostegno, posticipando la dimostrazione dei requisiti di ammissibilità alla fase della concessione. Il cuore della progettualità sarà la relazione tecnica fornita in format ai beneficiari, un solo allegato di dichiarazione e documentazione di merito tecnico. Rimandando la documentazione di rito a valutazione avvenuta e graduatoria approvata.
Infine, a spesa avviata, non si è ritenuto opportuno procedere come in passato con graduatoria definitiva unica: pertanto, alla fine delle valutazioni, che saranno celeri per la sintesi documentale, sarà prodotta una graduatoria provvisoria per dare la possibilità di eventuali riesami, per poi consentire l’emanazione della graduatoria definitiva.
“Il lavoro fatto finora è stato positivo – ha concluso il Presidente Oliverio – ma vogliamo e dobbiamo fare di più. Vogliamo arrivare a fine programmazione 2014/2020 con l’insediamento di 2000 giovani raddoppiando l’obiettivo iniziale di 1000. La linea scelta non subirà tentennamenti o stasi, ma avvieremo contestualmente nuove modalità di approccio che condivideremo insieme alle organizzazioni professionali degli agricoltori”. f.d.