
Tra i suoi romanzi ricordiamo “I giorni felici” (2008), “Il mio paradiso è il deserto” (2013), Il romanzo “La più amata” finalista premio Strega del 2017 e “Matrigna”, il suo ultimo romanzo edito da Solferino.Teresa Ciabatti con un grande talento racconta storie che lasciano il segno storie, storie che difficilmente riesci a scordare insieme a rapporti familiari difficili e personaggi che aspirano a una perfezione che non esiste. Durante l’incontro la scrittrice, ha motivato i ragazzi alla lettura, ma anche affrontato con leggerezza tematiche importanti quali il rapporto tra genitori e figli, l’adolescenza e l’utilizzo dei social, spronandoli a credere nei loro sogni per realizzarli. Gli allievi dell’Ipsia hanno interloquito in modo puntuale e appropriato con l’autrice e con grande coinvolgimento apprezzato la sua ultima fatica letteraria il romanzo ‘Matrigna’. In ‘Matrigna’ La vita apparentemente tranquilla di una famiglia viene lacerata dalla scomparsa del figlio Andrea.
Noemi la voce narrante è una bambina normale dai capelli castani, gli occhi marroni, un fisico sgraziato. Andrea invece è un bambino speciale dai capelli biondi, gli occhi azzurri, che scomparirà un giorno di Carnevale, proprio dalle mani di Noemi la sua sorellina e la condannerà per sempre a rimanere sullo sfondo di una famiglia distrutta. Il romanzo vuole all’apparenza indagare sulla sparizione del fratello di Noemi, ma attraverso uno stile freddo, distaccato, frenetico l’indagine si trasforma in una indagine crudele su rapporti familiari sbilanciati mettendo a nudo le debolezze le inadeguatezze dei essere umano. L’appuntamento con la scrittrice è il secondo delle iniziative programmate e attuate nell’Istituto professionale in collaborazione con la fondazione Odyssea che tra l’altro ha patrocinato per gli allievi della scuola, un altro momento culturale di grande spicco il ‘Semenzaio di Scrittura creativa’ guidato da Carlo A. Martigli. Tali momenti culturali che fanno sì che l’Ipsia si imposti come una scuola di qualità che oltre la formazione alle discipline professionalizzanti non trascura la formazione del cittadino e la sensibilità culturale.




