Crotone ha anche il suo viale lungo qualche chilometro di “verde naturale” (erbacce alte oltre un metro). Un bel vedere che l’Amministrazione comunale dovrebbe interessarsi perché sia il 56esimo sito italiano Patrimonio dell’Unesco. In questo periodo, in assenza di abbondanti piogge, la siccità a Crotone dura diversi mesi, il verde è di un tale splendore da stimolare artisti del pennello ad immortalarlo. Non solo vialone verde, in assenza di piogge il fiume Esaro si trasforma in una trincea alla cui base si trova di tutto: copertoni, rifiuti ingombranti, sanitari sostituiti, qualche carcassa di animale. Una vera discarica a cielo aperto che oltre a trasmettere odori nauseabondi è il luogo dove si riproducono zanzare ed altri insetti. Una situazione che in questo periodo d’estate, quando l’Esaro è secco e quindi non c’è acqua che scorre verso il mare trascinandosi ogni cosa, crea notevole difficoltà a centinaia di famiglie che vivono nei quartieri San Francesco, Fondo Gesù e altre abitazioni a ridosso del fiume. Per migliaia di persone una vera “sopravvivenza” per ciò che rappresenta l’Esaro in questo periodo. Nessuna pulizia viene fatta periodicamente in prossimità dell’arrivo dell’estate nonostante le continue segnalazioni, anche attraverso la stampa, da parte degli abitanti. L’ambiente malsano è il nemico numero uno del vivere sano. .