E cioè di uno degli sport più appassionanti dei Giochi, indissolubilmente legato, nell’immaginario collettivo e nei ricordi di tutti gli italiani, alle straordinarie vittorie dei fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale e di Giuseppe Di Capua. Vittorie entrate nelle nostre case attraverso le leggendarie telecronache di Giampiero Galeazzi, vogatore anche lui e poi “voce” ufficiale del canottaggio e del tennis per la Rai. Ora Giuseppe Abbagnale è il presidente della Federazione Italiana Canottaggio, che ha raccolto due bronzi a Rio de Janeiro nel 2016 e punta a medaglie pesanti anche a Tokio ma si occupa con molta attenzione dei bambini e dei ragazzi. I quali, divertendosi, sognano i trionfi del loro presidente. L’organizzazione delle gare di canottaggio del Trofeo Coni è stata affidata al Club Velico Crotone dal presidente regionale del Coni, il vulcanico ed efficientissimo Maurizio Condipodero in accordo con l’instancabile delegato provinciale Daniele Paonessa, con il presidente della Fic Abbagnale e con l’attivo delegato per la Calabria Domenico Pugliatti. La società sportiva crotonese, nuova a questa disciplina ma sempre pronta alle sfide, ha scommesso ancora una volta su se stessa e sull’abilità tecnica e organizzativa del responsabile dell’evento Luigi Greco. E così, in un golfo luccicante riscaldato da temperature agostane, i velisti si sono messi al servizio dei canottieri e dello spettacolo offerto dalla vigoria di questi giovani atleti e dalle loro filanti imbarcazioni. L’abbraccio fra i due sport ha generato il risultato più bello: la gioia dei ragazzi e il compiacimento degli accompagnatori, accolti e coccolati dai soci, dagli atleti, dalle mamme del Club Velico Crotone con amicizia, generosità e con… tanti dolcetti fatti in casa. Ma haanche prodotto l’ambìto risultato sportivo in una gara non facile a causa del vento che ha assegnato l’oro al Veneto, l’argento alla Sicilia e il bronzo alla Lombardia. Il tutto sotto gli occhi dell’esperto e impegnatissimo tecnico federale Antonio Bassi, reduce anche lui da più di un’Olimpiade. Entusiasta il commento della gloria nazionale Giuseppe Abbagnale: “Grazie al Club Velico Crotone anche il canottaggio ha potuto regatare in un angolo d’Italia davvero incantevole. Un canottaggio che sicuramente è più vicino al coastal rowing ma sempre entusiasmante.
Il Club Velico del presidente Verri è stato un punto di riferimento importante per la buona riuscita delle gare di canottaggio del Trofeo Coni 2019”. Altrettando generoso il saluto del delegato regionale della Federazione Domenico Pugliatti: “Grazie al Club Velico Crotone e al suo presidente avvocato Francesco Verri per l’ospitalità cordiale e per l’assistenza tecnica, sia a terra che a mare, professionale e puntuale, soprattutto in questa disciplina nuova per il circolo. Un grazie speciale al tecnico del circolo. Luigi Greco, per il supporto offerto al tecnico federale Antonio Bassi. I ragazzi sono stati soddisfatti e molto contenti in tutti gli aspetti della manifestazione, che è stata organizzata ottimamente e ad altissimo livello. Crotone e i suoi cittadini si sono dimostrati perfettamente all’altezza di eventi di siffatta potata. Infine, un ringraziamento particolare alle signore del circolo per il buffet riccamente allestito per confortare e ristorare tutti gli atleti e non solo loro, dimostrando in modo efficace la rinomata ospitalità e accoglienza calabrese e, particolarmente, quella dei crotonesi e del club”. “Quel che conta è offrirsi ai ragazzi – la dichiarazione del presidente del Club Velico Crotone Francesco Verri – e mettere a loro disposizione uno spazio inclusivo nel quale ascoltano un linguaggio positivo, ottimista e vedono accadere fatti veri, come sono vere le venti regate organizzate in sette anni, la partecipazione alle manifestazioni paralimpiche, il successo della scuola vela e della scuola di kitesurf, le medaglie nazionali e internazionali. L’esperienza del canottaggio è stata meravigliosa e continueremo a lavorarci sopra. Stiamo cominciando ad accarezzare l’idea di una polisportiva. C’è entusiasmo nel circolo e attorno a noi e su questi presupposti si può fare tutto”.