
Non si consegni la guida dell’Ente alle civiche di destra di dubbia esperienza amministrativa. Matrimoni combinati non pagano.
Proprio così. Seguire il modello Crotone anche a Strongoli per compiere finalmente quella svolta culturale in politica basata sulla discontinuità rispetto alle logiche del passato. Ma quale “modello Crotone”? L’unico degno di nota: quello della discontinuità, del coraggio e dell’apertura suggerito dalle segreterie maggiormente rappresentative del centro-sinistra. Una linea precisa che vuole quel un cambio di marcia culturale nella creazione delle liste: quello per cui ai muscoli dei voti e dei “candidati forti” antepone i nostri valori, le nostre idee, la nostra identità, la nostra gente. Di sinistra. Un’identità che non intendiamo svendere a nessuno. Una cultura politica storica la nostra che ci impedisce di accettare la partecipazione della sinistra a liste civiche “variopinte” supportate dalle destre che hanno stuprato il nostro territorio. L’obbiettivo serio deve essere quello di poter offrire un’alternativa credibile in opposizione alle destre senza se e senza ma. Buon governo, stabilità istituzionale, unità e soprattutto competenza ed esperienza amministrativa sono le direttrici da seguire che faranno a settembre la differenza contro i nostri avversari. Si torni quindi a sedere al tavolo delle trattative con la consapevolezza di avere in seno alla squadra quella competenza ed esperienza politico-amministrativa che ci contraddistinguono. Grandi sfide ci attendono alla guida dell’Ente; prima di tutte quelle relative all’utilizzo delle opportunità connesse al Recovery Fund e del MES che spero vivamente arriverà. Non possiamo permetterci di affidare questi temi a chi, pur nella propria totale onestà d’animo ed alto senso civico, è novello dell’apparato amministrativo e contabile dell’Ente Locale. Ma c’è di più. Non possiamo far guidare l’Ente – e non è il segreto di pulcinella – da chi è supportato dagli ex amministratori locali di destra che hanno firmato con nome e cognome il degrado politico, sociale ed economico di Strongoli. È inaccettabile; è contronatura. L’alternativa quindi è necessaria come il pane; è un impegno cui nessuno può esimersi. Del resto, sappiamo tutti che avere un Sindaco onesto ma isolato dal mondo politico, non beneficerà sicuramente ai cittadini ma forse solo a chi gli è vicino e lo ha aiutato a vincere le elezioni; un primo cittadino che trascorrerà le giornate per cercare di tenere insieme le tante anime all’interno della maggioranza che lo hanno eletto. Concludo dicendo che sicuramente la scelta del Sindaco spetta solo agli Strongolesi; ma di certo compete alla classe dirigente di sinistra offrire agli stessi un’alternativa entro cui scegliere. Non si etichetti nessuno; l’impero dei rottamatori a sinistra è crollato da tempo ed a malo modo. Si apra quindi alla società civile e si concretizzi la squadra di sinistra aperta, plurale ed identitaria alternativa alle destre. Qualunque saranno le sue forme.