Otto capanne fatte in legno e fogliame di circa 5 metri quadri ciascuna in violazione dell’ordinanza comunale di balneazione n. 195/2021 sono state demolite con una ruspa in località Marinella di Cirò, in presenza dei Carabinieri della stazione di Cirò per contrastare l’occupazione abusiva della spiaggia, i quali hanno dato esecuzione all’ordinanza di demolizione emessa dal sindaco, Francesco Paletta, in ottemperanza alla ordinanza balneare della Capitaneria di porto, che vieta di posizionare strutture stabili nell’arenile.
I detriti delle baracche verranno recuperati e smaltiti a cura del comune di Ciró. Si trattava comunque di strutture temporanee ed ecocompatibili fatti di canne e di lentisco per avere durante la calura estiva un po’ di ombra, utilizzate dalle famiglie quando si recavano al mare, una antica tradizione che portò l’area circa venti anni fa alla realizzazione di baracche costruite illegalmente, poi fatte demolire successivamente che andavano ad occupare i terreni demaniali.
La costa in questione si trova in piena area SIC (Sito di interesse comunitario), delle dune e della Ginestra bianca, del papavero cornuto del Giglio di Mattioli, circondato da una magnifica pineta e attraversata dal fertile torrente Santa Venere, conosciuto da tutti come u “Stumilu”, le cui acque ospitano una ricca flora e fauna autoctona come le anguille. Una oasi per gli uccelli migratori da preservare per la sua ricca biodiversità.