Lavoro nero, dumping contrattuale, che crea concorrenza sleale e, precarietà delle condizioni di sicurezza, costituiscono una piaga che affligge il mondo del lavoro, anche e soprattutto nel settore edile, purtroppo funestato anche dal più alto numero di “morti bianche”. Per contrastare il lavoro irregolare e innalzare gli standard di sicurezza, giorno 8 settembre è stata ufficializzata una sinergia fra la Cassa edile delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e l’Ispettorato del lavoro, nelle forme di un protocollo d’intesa siglato fra le parti. L’obiettivo, articolato nei vari punti dell’atto, è quello di facilitare lo scambio di informazioni e dati fra gli Ispettorati territoriali del lavoro e la Cassa edile, sulla base dell’accordo stipulato a livello nazionale fra l’Ispettorato nazionale del lavoro e la CNCE (commissione nazionale paritetica delle casse edili) l’11 marzo scorso. La finalità ultima è «attivare tutte le sinergie opportune – si legge nell’atto – fra le parti in causa per garantire la regolarità, la legalità e la leale concorrenza sul mercato degli operatori nel settore edile, in particolare per contrastare il lavoro irregolare e innalzare gli standard di sicurezza». Alla firma del protocollo d’intesa erano presenti il presidente della Cassa edile di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Michele Francesco Mamone, la vicepresidente Maria Elena Senese, le direttrici dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Crotone e Vibo Valentia Annarita Carnuccio e Caterina Torchia e il direttore della Cassa edile Francesco Balsamo. «Il protocollo – ha spiegato il presidente Mamone – sancisce delle norme che riconducono alla regolarità nel settore edile, nel quale vi sono diverse criticità, una su tutte: la sleale concorrenza fra le ditte, che avviene con l’elusione del contratto di lavoro edile che è altamente tutelativo di tutte le maestranze. In edilizia vengono applicati contratti che non sono quelli previsti per il nostro settore e che hanno una minore onerosità per il datore di lavoro». Tutto ciò comporta una concorrenza sleale, perché risparmiare sul costo del lavoro, con l’applicazione di contratti irregolari, permette di offrire ribassi appetibili nelle gare di appalto. Per la direttrice dell’Ispettorato di Crotone, Carnuccio, si tratta di uno strumento che consente una programmazione migliore sul territorio per il controllo delle irregolarità nel settore edile e per contrastare le violazioni dei contratti di lavoro, tutelando ancora di più i lavoratori. «L’emersione del lavoro nero è la nostra mission – ha dichiarato la direttrice dell’Ispettorato di Vibo, Torchia – così come la sicurezza nei cantieri. Il dialogo che si apre con i datori di lavoro è importante per approfondire questo tema». Il Presidente F. F. di Ance Crotone, Giuseppe Sammarco, esprime soddisfazione per la sigla del protocollo, ricordando che, già nel 2019 Ance Crotone con la Cassa Edile interprovinciale e lo Spisal di Crotone ha firmato un protocollo che andava nella stessa direzione di quello siglato oggi con l’ITL, volto allo scambio di dati e informazioni al fine di garantire la regolarità e la legalità sul lavoro.